Ma è Hamilton il vero problema di Leclerc
Vabbè, anche volendo sottrarsi è impossibile.
Da giorni, in tv e in radio e sui giornali sono assediato dalla stessa domanda.
Anche al ristorante: oggi a pranzo la spigola si è deteriorata causa assalto degli astanti.
Tutti con la stessa domanda.
Ma io sto con Sainz o con Leclerc?
Ripeto quindi quanto ho già esternato nella immediatezza post Vegas: penso che Carlitos e Carletto abbiano, in contemporanea!, torto e ragioni per i motivi che ho illustrato.
La Scuderia in Nevada non è stata danneggiata, la Mercedes aveva purtroppo un altro passo.
Che un ferrarista non abbia aiutato l’altro è stato altrettanto evidente.
Dopo di che, per stare al dibattito che ha gloriosamente animato il Clog in questi giorni…
Domando ai pro Sainz che pure si proclamano aziendalisti a tutto tondo: ma non vi chiedete come mai l’azienda, appunto, avendo deciso di scommettere su Hamilton abbia scelto di puntare su Leclerc e non su Sainz?!?
Davvero non avete capito che qualcosa, nei comportamenti dello spagnolo nel corso degli anni, non è piaciuto a chi governa la Scuderia?
Sul serio?
Badate bene. Qui non è in discussione l’opzione Lewis. Io la condivido e stop, dopo di che è lecito reputare un errore l’ingaggio dell’epta campione.
Ma i fatti sono fatti e sono cocciuti. Chi ha preso Hamilton, tra Charles e Carlos ha scaricato Carlos.
Fatevene una ragione.
Dopo di che, chi non ha l’anello al naso sommessamente si chiede: ma se Leclerc psicologicamente ha sofferto così tanto Sainz, che di mondiali ne ha vinti zero, beh, come gestirà la coabitazione con un Mito come Hamilton?
Questo è il vero punto interrogativo.
Di Lewis si può pensare non sia più irresistibile sul giro secco, ma poi ti fa una gara come Las Vegas e allora…
Vabbè, pensiamo al Qatar (e alla spigola, in qualche modo riuscirò pure a mangiarla…)