Profondo Rosso

Cosa possiamo aspettarci da Antonelli

Mettiamola così.
È dai tempi di Fisichella in Renault con Alonso, roba di venti anni fa, che un driver italiano non si cala nell’abitacolo di una F1 potenzialmente vincente.
È passata una vita.
Ecco perché il neo maggiorenne Kimi Antonelli, emiliano doc, in griglia a bordo di una Mercedes è più di una notizia.
È un evento.
Nel 2024 Mercedes si è imposta in quattro gare. A parte il prestigio storico, sulla carta non ha senso escluderla completamente dal pronostico iridato.
E quindi si accentuano le pressioni sul ragazzo italiano.
Ma anche su Toto Wolff.
Mi spiego.
Qui si prende un giovanotto con Gran Premi zero alle spalle e lo si mette al posto di una Leggenda assoluta.
Lewis Hamilton.
È una follia?
È un colpo di genio (quanti Gp aveva alle spalle Gilles quando fu chiamato dal Vecchio al posto di Lauda)?
Ogni risposta ovviamente è buona.
Ora, io non ho gli strumenti per giudicare Antonelli.
Ha saltato la F3.
Ha una esperienza limitata in F2.
In compenso, ho raccolto sul suo conto opinioni molto incoraggianti da parte di autorevoli addetti ai lavori.
A questo punto, forse, la domanda va corretta.
Mercedes darà ad Antonelli il tempo di imparare anche sbagliando?
Perché Verstappen è diventato Verstappen potendo contare sulla pazienza della intera Red Bull. C’era una logica dietro ed è stata lautamente ricompensata.
Toto Wolff avrà la stessa pazienza dei Bibitari?
O aspetta semplicemente che Super Max si liberi?
E Russell che tipo di compagno sarà, per un absolute beginner?
Ciò detto, ripeto che io farò il tifo per questo ragazzo, come ho sempre fatto per gli italiani del volante.
Naturalmente sperando arrivi dietro le due Ferrari, eh.

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