Profondo Rosso

Io, Federica Brignone e Kimi Raikkonen

Sono cose della vita (cit. Eros Ramazzotti).
Cosa abbiamo in comune io, Kimi Raikkonen e Federica Brignone?
Eh beh, ho visto un re (cit. Jannacci, qui).
Quando ero giovane, seguivo su tutte le piste da sci Alberto Tomba.
È stato, dal 1986 al 1998, uno dei momenti più intensi della mia carriera di randagio cronista.
In quel tempo, mia collega sui traguardi del Circo Bianco era Ninna Quario. Ex slalomista di successo, era diventata giornalista. E io le parlavo delle mie bambine e lei mi parlava della sua piccola Federica.
Che di cognome fa Brignone.
E son passati trent’anni. E va bene.
Poi leggo che la figlia di Ninna, appunto Federica Brignone, campionissima dello sci azzurro, ha raccontato di avere trovato ispirazione, per le sue più recenti imprese, nella versione italiana della biografia di Kimi Raikkonen, da me curata per le edizioni Minerva.
Ricordate la canzone di Venditti?
Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano.
Federica Brignone di sicuro non vince per le mie righe su KR7.
Ma, visto l’effetto, ho chiesto a Roberto Mugavero, l’editore del fortunatissimo volume su Mister Bwoah, ultimo iridato in Rosso, di farne avere una copia ad altre due persone.
A Lewis Hamilton.
E a Charles Leclerc.

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