Profondo Rosso

Rivola&Martin, una storia ingiusta

Prima di tuffarci su Imola e Gedda, desidero incoraggiare il mio amico Massimo Rivola, mai abbastanza rimpianto in Ferrari, e con lui il campione in carica della MotoGP, lo spagnolo Martin.
Povera Aprilia! A volte pare che il destino si diverta ad accanirsi contro le persone perbene.
Sull’argomento ospito un accorato intervista di Buscetta Roli, l’opinionista pentito su due ruote che credeva fosse amore e invece non era un calesse ma il da lui detestato Marc Marquez.
Buona lettura.

ROLI SCRIPSIT
Prima di dividerci tra Imola e Gedda, vorrei mandare un incoraggiamento al mio amico Massimo Rivola, ex ds Ferrari uscito troppo presto da Maranello , e al campione del mondo in carica della MotoGp, lo spagnolo Martin.
A volte sembra quasi che il destino si diverta ad accanirsi sulla gente perbene.
In materia, ecco una riflessione accorata di Buscetta Roli, il delirante opinionista su due ruote che pensava fosse amore e invece non era un calesse, ma il da lui detestato Marc Marquez, ehm ehm.

ROLI SCRIPSIT

Si può credere o no ai messaggi fin troppo concreti che arrivano uno dopo l'altro ma quando il destino si accanisce, come accaduto a Jorge Martin domenica scorsa a Losail, a me iniziano a tremare le gambe.

La visione in diretta dell'urto tra la ruota anteriore di Fabio Di Giannantonio e la schiena dell'esanime Jorge Martin ha fatto temere il peggio.

Motorsport is dangerous, le moto di più.

Cosa passerà per la testa di questo ragazzo di 27 anni che da 20 corre in moto e si è già frantumato le ossa parecchie volte?

Cosa cambia stavolta?

Cambia qualcosa secondo me. Stavolta hai sulla carenatura il numero uno, sei su una moto nuova in un team che ha creduto e crede in te, un team che ha fatto scelte precise e che ora puntualmente si trova a mal partito senza una direzione chiara da prendere.

Massimo Rivola resta il Gentleman che conosciamo ed antepone la salute del suo Pilota ai risultati sportivi, gli fa onore ma all'Aprilia servono anche quelli.

Nell'augurare a Jorge una guarigione totale ed un futuro roseo non posso fare a meno di ricordare quante vite e quante carriere si sono interrotte a causa del nostro meraviglioso sport che badate bene, non è un mero Lavoro da impiegato ma bensì è una vocazione legata ad una insopprimibile passione.

35 anni fa mi apprestavo a disputare il Campionato Italiano 125 Sp dopo il debutto dell'anno prima ma il maledetto 20 Aprile (che non dimenticherò mai) subii un terribile infortunio sul lavoro che avrebbe fermato chiunque.

Si, mi fermai giocoforza per un anno e la mia moto, quella che dovevo guidare andò in prestito al mio amico Roberto Bellei di Sassuolo che divenne campione Italiano nel 1992 con il team di Claudio Lusuardi, lo stesso team che laureò Campione Valentino Rossi nel 1994.

The "Sliding" Doors.

Riders on the Storm

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