Elkann, le ultime (?) parole famose
Mai una gioia.
Mettiamola così.
Montezemolo avrebbe mai speso nei confronti dei piloti Ferrari le parole usate oggi da John Elkann?!?
Mai una gioia, davvero.
Non si fa in tempo (e io l’ho fatto, per quel che vale!) a ringraziare John Elkann per aver riportato, dopo 53 anni, il Cavallino al trionfo nel Mondiale Wec, ecco, non ho fatto in tempo a complimentarmi per un successo più importante di quanto si creda, ecco si’, ecco che arriva una esternazione di egli medesimo, il presidente della Ferrari, destinata a lasciare di stucco.
Non solo me, temo.
Premetto che io ho conosciuto Elkann e per certe cose è diverso, in meglio, dalla percezione comune (non esattamente entusiasta, va mo la’).
Riassumo. All’indomani di un week end distinto e distante in tema di emozioni Rosse (di qua il trionfo della 499 nel Wec o campionato Endurance stile 24 Ore di Le Mans, di la’ il doppio zero di Leclerc e Hamilton in quel di Interlagos), beh, il successore del Drake e di Montezemolo e di Marchionne che fa?
Se ne esce con un attacco diretto a Carletto e al Baronetto. Ai citati Leclerc e Hamilton. Che, poveri cristi, avranno pure le loro colpe. Ma mica gli può essere attribuito il torto di una stagione fallimentare in F1. Senza contare che se la Rossa non vince un titolo piloti dal 2007 e un trofeo costruttori, via, forse i problemi non riguardano chi guida nel 2025.
Comunque, ipse dixit: “
Il Brasile è stata una grande delusione, se guardiamo il campionato di Formula 1 possiamo dire che abbiamo i meccanici che stanno vincendo il campionato con le prestazioni e tutto quello che è stato fatto sul pit stop. Se guardiamo i nostri ingegneri non c'è dubbio che la macchina è migliorata. Se guardiamo il resto, non è all'altezza. E sicuramente abbiamo dei piloti che è importante che si concentrino a guidare e che parlino meno, perché abbiamo davanti a noi ancora delle gare importanti e non è impossibile ottenere il secondo posto. In Bahrain abbiamo vinto il titolo Wec, quando la Ferrari è unita si ottengono risultati". (John Elkann).
Ora.
Ci mancherebbe che i meccanici Ferrari non fossero bravi. Lo sono sempre stati.
E una volta a Baku, volessi infierire!, facemmo pure il giro veloce.
Invece gli ingegneri di Maranello e chi li governa bene non hanno lavorato, se su 21 Gran Premi la Rossa sta a quota zero successi. Ed è quarta nella classifica a squadre.
Quarta.
Ancora.
Hamilton è stato fin qui un flop, ma che macchina ha avuto a disposizione?!?
E Leclerc, accidenti!, aspetta un’auto decorosa da quando era al liceo.
Poi se uno mi dice: ah, ma prendiamo Verstappen!, mica mi tiro indietro, si sa cosa penso di Super Max.
Ma così, a freddo, dopo il Gp del Brasile, dai, non ci sta.
Ripeto.
John Elkann, contrariamente a quanto tanti pensano, alla Ferrari da Gran Premio ci tiene.
Lo so e basta, visto che ci siamo
conosciuti.
Ma se davvero il nipote di Gianni Agnelli pensa che il problema del Cavallino siano i drivers linguacciuti, beh, minimo minimo deve cambiare i consiglieri, i consulenti, i manager.
Perché fidatevi: se dopo Schumacher e Raikkonen la Ferrari non ha più toccato palla, via, mica e’ colpa di Alonso, di Vettel, di Leclerc e di Hamilton.
E se non si capisce questo, allora davvero non vinceremo mai.
Tanto vi dovevo.
