La vera storia di Coletta, l’uomo di Elkann
Come era facilmente prevedibile, l’esternazione di John Elkann sui piloti Ferrari ha scatenato un pandemonio.
Puo’ essere non fosse l’intenzione del pres puntare il dito su Leclerc e Hamilton e comunque quello che dovevo dire sull’argomento l’ho detto subito.
Credo sia interessante, in ottica futuro, tentare di conoscere meglio la realtà Wec di Maranello, perché certe ipotesi fatalmente acquistano una credibilità non marginale.
Ecco, al riguardo, un report del lirico Emi Emi.
Buona lettura.
EMI SCRIPSIT.
Tutti gli uomini del Presidente
Ciao Maestro.
Mi hai chiesto di fare luce su come la Ferrari sia arrivata a conquistare il suo primo iride nel WEC l’8 novembre. Quante pagine ho? Forse con un Vecchio testamento ce la potrei fare…mi accontento della paginetta…al limite il Vangelo lo scriveremo insieme ;-)). Comunque ti ringrazio perché mi ha concesso di fare quello che amo di più, com’è stato per Amon e la sua storia misconosciuta: rivangare nel passato, per capirci qualcosa di più.
E allora sai cos’ho scoperto? Una frase in calce che in un certo senso mi ha fatto sobbalzare dalla sedia. Leggi un po’ cosa disse il presidente Elkann nel 2021, con la Ferrari campione del mondo sempre nel WEC ma nelle categorie GT, grazie alla 488 derivata di serie.
“Noi tra l’altro, questo lo spieghiamo sempre ai nostri clienti: la Ferrari arriva da questo universo, non dalla F1. La F1 è una categoria in cui competiamo, non è l’unica(fonte Autosprint Gold Collection).”
Capito la sottile metafora? E quell’anno Elkann aveva anche dato il via alla 24 Ore di Le Mans come aveva fatto suo nonno,l’Avvocato, nel ’68. Il “maggio francese” e tutto il resto. Serve altro? Direi di no. Forse solo ricordare chi merita, i protagonisti sul campo di questa vittoria Ferrari apparentemente apparsi dal nulla. (Pensa, c’entra anche il Pinguino!). Tutto cominciò nel 2002, quando a Maranello si decide di fondare il Reparto Attività Sportive(poi divenuto Ferrari Corse Clienti), creato da Jean Todt, Antonello Coletta e Giorgio Ascanelli (uno che era stato ingegnere di pista di Senna in McLaren…e non solo) e grazie a un pilota che è un pezzo di storia vivente del Cavallino: Andrea Bertolini. Coletta. Un passato da direttore sportivo in Forti,Peugeot, Alfa Romeo e l’approdo in Ferrari nel ’97. Ti ricordi quando c’era nel ’14 Mattiacci TP in F1 al posto di Domenicali? A riorganizzare operativamente il tutto c’era lui. Giunto Arrivabene nel ’15, ritornò alle ruote coperte(mai comunque abbandonate). Viene il 2005 e la collaborazione con AF Corse di Amato Ferrari, un altro cui servirebbe una vita per capirne il talento dirigenziale. Dal 2012, primo anno dell’attuale campionato WEC, Ferrari con AF Corse vince con le GT 9 titoli costruttori e 8 piloti di categoria, più 8 vittorie (sempre di categoria) a Le Mans, con in mano una vettura che è diventata un simbolo delle corse Endurance come la Ferrari 488GT . Una continuità di risultati che ancora oggi non si arresta .E poi, come una postilla a latere, arriva la delibera al progetto Hypercar (2020) con Ferdinando Cannizzo, il “papà” della 499 ( oltre che di tutte le vetture GT) che ha vinto tre volte consecutive a Le Mans ed è diventata iridata sabato scorso. A dire il vero, Ferdinando era uno che stava già dietro a successi Ferrari da tanto tempo. C’era già quando Shumi vinse a Barcellona nel ’96 ed era sempre lui, uno dei papà della F-2004. Fa riflettere vero? Non solo per le guerre Puniche che certamente avrete condiviso ;-).
Ecco Maestro. Ho finito la pagina. I piloti li lascio a te ;-)? Quando vuoi ne parliamo ;-). Un abbraccio. Del tutto Endurance. Rosso Ferrari.
