Profondo Rosso

Intervista a Caipirinha Dos Santos

Viene sempre il momento di confessare.

Cinque anni fa, alla vigilia della volata iridata di Interlagos, mi recai clandestinamente presso una misteriosa stamberga ubicata in località Congonhas, non distante dal circuito.

Allora nessuno si scandalizzava se i ferraristi di fede raikkoniana gufavano Hamilton (e anche Alonso, già che c'erano, in considerazione della classifica mondiale).

Oggi parrebbe invece a taluni indelicato gufare Vettel a beneficio del ferrarista Alonso.

Come si cambia, versione Fiorella Mannoia, eccetera.

Ma non sono affari miei.

Io la penso come allora.

E, come allora, mi sono clandestinamente recato a Congonhas.

Dove, esattamente come nel 2007, mi ha cortesemente ricevuto Caipirinha Dos Santos. Noto artista del malocchio. Mago delle macumbe 'bianche', quelle che ovviamente non prevedono danni fisici per la vittima del sortilegio, ma solo sfiga assortita e cumulata.

Caipirinha Dos Santos è rimasto com'era.

Lunga barba bianca, aria da musicista soul, anche se qui siamo nelle atmosfere da favelas.

Sangue di gallo spiaccicato alla pareti.

Baila. Baila morena. Sotto questa luna piena.

Mi accoglie con grande gentilezza.

'Meu amigo! Rapaz! Todo bem? Imu? Irpef? Accisas? Pagado todo?'

Todo, rispondo con malcelata irritazione.

Caipirinha Dos Santos è un fiume in piena.

'Salva Italia! Cresci Italia! Semplifica Italia! Prossimamente, o decreton Tumula Italia. Todo finidos para azzurri. Ohio como va, mi ritmo, ohio come sta? Tornado aqui para O Drincador Ciucciador de Vodka, como en 2007?'

Ahem, no, replico. Non necessario. Comunque, nel 2007, a nome dei ferraristi di fede raikkoniana (allora si poteva, accidenti) io e Caipirinha Dos Santos evocammo un sabba semi orgiastico. Stavano per fregarci le benzine fredde della Williams, mas portammo a casa El Mundial.

Sarei qui per Alonso, stavolta. Pro Alonso, dico specificando, nel timore che Caipirinha Dos Santos ricordi il rito dell'altra volta, ostile pure allo spagnolo.

Il Mago scuote nervosamente la capa. Si gratta vigorosamente la patta dei pantaloni, tira tabacco col naso, infine riapre la bocca.

'Amigo meu! Rapaz! Embora! No se puede, no se puede, nada magia blanca por el pequgno banchier de Espagna. Pobreza! Ruim! No se puede'.

E porchè no se puede, vado a domandar mentre la stanza si riempie di matrone dalla pelle marrone, scende ruzzolando, ondeggiando sulla scritta bevi coca cola, anima latina, Lucio Battisti.

Caipirinha Dos Santos è sconsolato.

'Rapaz! Venieron ja aqui. Los ministeriales de Ferari. Todos aqui. Por grande estrategia. Perfecta!'.

Non capisco.

'Italiano tontolon! Come potria o Pequegno banchier de Espagna ganar el titulo? Solo con macumba! Ahora, venieron aqui el Cola Cola ed el senor Saturday'.

Chi è venuto?!?

'Cola Cola, o Pepsi Cola o Cola una lacrima sul viso, insomma, el jefe de la comunicacion. Non estava solo. Rapaz! Ma o Pelè da situasao fu el Saturday'.

Ma chi cappero è questo Saturday?

'No Saturday? Domingo, forse?'

Eh, Placido, il tenore. Ma dai.

'El. Non el Tenor. El jefe che prende ordem dal Pequegno Banchier de Espagna'.

Finalmente ho capito. Domenicali!

'Lui, el segnor Saturday. O Domenical, ate logo, embora, rapaz'.

E che avete fatto?

'Estrategia ante Vettel'.

Come per Raikkonen nel 2007, io e te?

'Muy potente. Fejolada mefitica. Arma do povo brasileiro para alterar lo scaricos'.

Non comprendo.

'Fejolada mefitica para alterar lo scaricos de piloto de Red Bull'.

Funzionerà domenica?

'Verdad?'

Verdad.

'Si o Vettel, dopo aver magnato a fejolada mefitica, non puede salir dalla toilette la mattina de O Grande Premio, funzionerà'.

Ma è una estrategia genial, Mago Caipirinha Dos Santos

'Esta es la opiniao pure del Pepsi Cola e di Mister Saturday...!'

'

 

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