Vettel III (ma i campioni sono due)
Beh, non è semplice recuperare il controllo dopo emozioni tanto intense!
Credo che questa gara sia stata uno spot formidabile per la Formula Uno. Potrebbe aiutare l'ambiente a ritrovare un feeling con il pubblico più giovane, con i minorenni, i teen ager, insomma, ci siamo capiti.
Premetto che rosico. Certamente rosico. Il verdetto è giusto, come tenterò di spiegare. Ma sono ferrarista, dunque rosico clamorosamente.
Rosicando, ho appena assistito all'abbraccio tra Vettel e Alonso. Trovo, lo affermo con decisione, abbastanza stucchevole la polemichetta (del quartierino) sulla 'Ferrari che non fa i complimenti alla Red Bull'.
Ragazzi, fidatevi: questa è paranoia.
Io c'ero nel 1997 a Jerez e non ricordo che Todt abbia mandato calorose congratulazioni alla Williams, così come Schumi non si spellò le mani per applaudire Alonso a Suzuka (o qui a Interlagos, per la matematica) nel 2006.
Uno vince. Uno perde. Chi vince festeggia. Chi perde spiega (se può). Lo diceva il mio amico Giulio Velasco. Il resto sono balle.
Adesso svilupperò, con una certa fretta, le mie considerazioni.
In quanto perdente, debbo spiegare.
Siamo al Vettel III e di fronte ad una incoronazione si prende atto del talento del predestinato. Penso che oggi qui a Interlagos tutto quello che poteva dir male a Seb gli abbia detto male (eh, il potere dei Gufi!). Ma lui ha salvato la buccia. Era nella buca, si è tirato su (però, dai, se hai la red Bull e sei ventunesimo alla fine del primo giro, sorry, ma è normale che sei a punti dopo dieci giri! O viviamo sulla luna? Considerati i livelli di certe macchine impresentabili, è normale persino per chi guida la Ferrari, va mo là).
Dunque io non ho niente contro Vettel. Lo critico quando non mi sembra all'altezza delle sue qualità, che celebro imperterrito da quando faceva il collaudatore in Bmw. Adesso però civilmente rosico. Non sono contento, abito a cinque minuti da Maranello, mi scoccia perdere un titolo per tre punti e mi scoccia rammentare a me stesso che Alonso ha avuto due incidenti in partenza 'fatali'. Qua Vettel, dopo il contatto con Senna, è stato in grado di ripartire. A dimostrazione di come, tra fuoriclasse veri, spesso siano i dettagli a fare la differenza.
E anche su questo non ci dovrebbe piovere.
Ergo, congratulazioni al Vettel III. E' un titolo meritato (secondo me, riacciuffato per i capelli con quel poker post europeo: aveva l'auto giusta, nelle quattro gare. E non ha sbagliato mai, il ragazzo).
Vettel III, sì. Con merito.
Ma i campioni sono due.
Io non ho mai visto Alonso guidare così bene.
Credo abbia superato se stesso, da marzo fin quasi a Natale. Poi, grazie, mi aspetto che qualcuno venga a dirmi che qui ad Interlagos Massa, se lo lasciavano andare, avrebbe battuto Button, lui sì.
Ma per favore (invece, es verdad che Felipe, da fine agosto in poi, ha recuperato uno smalto che sembrava perso, ergo ci si dovrebbe chiedere come mai, fino a fine luglio, fosse credibile come Scilipoti in parlamento).
Sulla Ferrari, prima di salutare per altri impegni professionali.
Fucilateli tutti, va bene?
Il progetto di inizio stagione era pessimo.
Da fine estate in poi è tragicamente mancata la capacità di sviluppare una monoposto che stava lottando per il titolo.
Exactly.
Ma, prima di tumulare i cadaveri del Dom e company, ricordatevi anche che:
A) La Ferrari è stata la vettura più affidabile del campionato.
B) La Ferrari non ha commesso alcun errore grave di gestione strategica dai box, nè in sede di pit stop.
C) La Ferrari è arrivata seconda in entrambi i campionati, mica ultima.
Ora me ne torno a rosicare, con una lattina di Red Bull in mano. Ho 4 pagine di giornale da riempire.
Grazie a tutti.