Newey, 9 Cani e la Frustrazione
Debbo dire che, di tutto l'ambaradan collegato alla presentazione della new Red Bull, a colpirmi di più è stata una frase del Baronetto (o qualcosa del genere, comunque è stato insignito recentemente di prestigiosa onorificenza da parte della simpatica nonnina di William & Harry) Adrian Newey.
Ha detto, più o meno, Mister Genius: diventa frustrante il mestiere di progettista quando chi comanda, inteso come federazione internazionale, provvede ad introdurre sempre nuove limitazioni. The Owner of Nine Dogs ha pure precisato di essere stato costretto ad imbrigliare la sua fantasia, perchè la Bibita Magica del 2011 giostrava quasi interamente intorno (sue parole) alla trovata dei diffusori soffiati e dunque senza i medesimi ci si doveva adattare e stop.
Va bene.
The Owner of Nine Dogs è per me un mito che cammina (e che disegna), dunque prendo atto (con le pinze e con le molle, perchè sicuramente in questa new Red Bull c'è qualcosa di segreto, che prima o poi salterà fuori: accetto scommesse).
Però, mi è venuto in mente un ritornello caro all'ingrigito Flavione, inteso come Briatore.
Sono anni che l'ex compagno di classe della Santanchè (e molte cose si spiegano, eh) va sostenendo quanto segue.
Un manipolo di ingegneri, direttori tecnici e progettisti ha preso in ostaggio la Formula Uno.
Questo predica Big Flav da parecchio tempo. I sequestratori avrebbero imposto alle logiche da Gran Premio esasperazioni incomprensibili al grande pubblico e di nessuna utilità per chi, di mestiere, produce automobili per consumatori, di massa o di elitè. Il 98% della gente, ha affermato una volta il padre di Falco, se ne strafotte di diffusori soffiati o corbellerie del genere.
A pelle, sembrerebbe un ragionamento che fila.
Ma poi Owner of Nine Dogs si sente frustrato.
Meglio il proprietario di Nove Cani o il Padre di Falco?