Il mio Pagellone cinese (3)
Visto che se ne parla tanto, dirò per inciso di essere salito al Colle nell'ottobre del 1978. Ero un ragazzo e venni ricevuto da Sandro Pertini, insieme a un gruppo di coetanei (miei, mica suoi). Mi ricordo che giusto la sera prima era stato eletto Papa Giovanni Paolo II e con il presidente si parlò di quella clamorosa sorpresa. Pertini è una delle tre persone dinanzi alle quali, fissandole negli occhi da vicino, ho avvertito una profonda emozione. Le altre si chiamavano Enzo Ferrari e Nelson Mandela.
Vediamo ora di tornare sulla terra, cioè alla parte finale del pagellone cinese.
HAMILTON, 8. Non cadrò nell'equivoco di affermare che, al contrario di altri, gli son bastati tre Gp per conquistare la prima pole con la Mercedes. Semplicemente, le macchine cambiano e le circostanze anche. Di sicuro, come scrivo spesso, il Nero è un pilota da urlo. Ho a suo tempo dichiarato che, a mio parere, se Ham, Alo, Vettel e Kimi gareggiassero con la stessa vettura e la stessa strategia, ecco, secondo me vincerebbe Lewis.
Dopo di che, un giudizio di prospettiva sulle chances Mercedes è sospeso. Nel 2012 Rosberg a Shanghai aveva addirittura vinto. Calma e gesso.
PIRELLI, 4. Ovviamente capisco le esigenze di 'spettacolo' (?) promosse dalla Fia e sollecitate dalle scuderie. Ni guardo bene dal contestare logiche che sono illogiche, tentando di conferire alla F1 una dimensione da wrestling. Magari hanno ragione i padroni del vapore e stop. Ma dare ai piloti una gomma che dura sì e no cinque giri, I am sorry, è una boiata persino più grande della Corazzata Potiomkin. Dopo di che, naturalmente non è vero che prossimamente Pirelli cambierà i suoi prodotti perchè così esige Red Bull. Queste sono fantasie, fidatevi. Cambiano perchè una gomma da Gp non può durare cinque giri e su questo sono d'accordo tutti, da Alonso a Pic. Si trata di puro buon senso.
RICCIARDO, 7. Interessante. Il migliore in Cina nel rapporto uomo/macchina. Discontinuo, però: non è appena arrivato in F1 e più di una volta, in passato, non mi ha entusiasmato. Deve essere per questo che in Red Bull non sembrano puntare su di lui sul dopo Webber.
FIA, 0. Va bene i soldi, ma in Bahrein sarebbe il caso di non andare, almeno per chi legge certi rapporti sul rispetto dei diritti umani.
(3, fine)