Profondo Rosso

La pole delle dune come il Quirinale

Evidentemente la Formula Uno ha qualcosa in comune con la corsa al Quirinale.

Mi spiego.

Anche nel caso nostro, i primissimi scrutini sono maliziosamente farlocchi, genuinamente falsi, sinceramente contraddittori.

Dunque, il venerdì nel deserto non designa un Presidente, pur offrendo stracci di indicazione.

Numero uno. Raikkonen è pronto per sette anni di vodka, nel pomeriggio è stato il più veloce, la Lotus sembrerebbe quasi perfetta nel rapporto con Pirelli.

Numero due. La Ferrari è competitiva, vedi risultato mattutino di Alonso e Massa, con conferme sul passo gara dopo il kebab a pranzo.

Numero tre. Red Bull in agguato, certamente più serena senza gomme morbide e supermorbide tra i coglioni (di Vettel).

Numero quattro. Non ho capito come sia messa la Mercedes.

Oggi il Quirinale viene assegnato. Pardon, la pole. Raccontatevela qui, se ne avete voglia.

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