Profondo Rosso

Vale e Alo: tori o toreri?

Sono tori?

O reciteranno la parte dei toreri?

Stavo pensando al doppio week end spagnolo di Vale e Alo.

E' inutile girarci intorno: a livello nazionalpopolare, il carisma della coppia moltiplica le attenzioni, sebbene sia lecito non amarli o tifare per loro avversari.

Di Rossi a Jerez io ricordo un episodio penosetto.

1997.

Era appena passata la triste domenica della collisione tra il Vecchio Zio di Kerpen e il figlio di Villeneuve.

Il giovane Rossi era nei paraggi. Era così ostile alla Ferrari che, per la felicità del verdetto domenicale in F1, con titolo iridato vinto dal canadese, era così felice Vale, dicevo, che andò a baciare la zona d'asfalto dove si era materializzato l'infausto incidente.

Anni dopo Vale scoprì di amare pazzamente il Cavallino e diventò ottimo amico di Schumi.

Forse fu una normale maturazione. Oppure non so, vabbè, lasciamola lì, è una delle tante storie che riguardano i Fenomeni e che poi, a gloria consumata, svaniscono nel cyberspazio.

Comunque, Spagna per Spagna, nel week end doppio secondo me rischia di più Alonso.

Mi spiego.

Rossi è rientrato in Yamaha dopo un biennio devastante. Nessuno si aspettava potesse battersi immediatamente per la vittoria. In Qatar è andato forte. In Texas un po' meno. Ma, in teoria, a dispetto dell'età, nell'immediato il tempo lavora per lui.

Invece il ferrarista ha addosso l'obbligo di vincere, sta trenta punti sotto Vettel, se a Barcellona vincesse di nuovo il Bibitaro la situazione si deteriorerebbe non poco, in primis a livello psicologico.

Tori o toreri?

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