Cosa c’è da scoprire nel deserto della F1
Manca poco alla seconda sessione dei test precampionato.
Teatro, il deserto di Sakhir.
Fondamentalmente, le cose da verificare sono tre.
In ordine di importanza.
1) Hanno Renault e Red Bull sanato il dissidio? A chi sa leggere tra le righe, non è sfuggito l'aspro scambio di opinioni tra i i Bibitari e il motorista francese. Colpa vostra. No, vostra.
Segno di una sorpresa (negativa) molto forte).
Io resto convinto che tra i tecnici della Regie e Newey una soluzione la troveranno. E prima di Melbourne. A Jerez hanno fatto una figuraccia de mierda, ma se le cose funzionassero a Melbourne chi se ne ricorderebbe?
Stay tuned.
2) La Mercedes in Andalusia ha dato l'impressione di essere in vantaggio.
Sul terreno della affidabilità, di sicuro.
Sulla prestazione, non so (appunto, Vettel nemmeno ha girato).
Che margine hanno, quelli della Daimler Benz?
E vedremo ancora una McLaren così pimpante, dopo che i tedeschi si sono affrettati a far sapere di non poter considerare 'amico' un team che dal 2015 starà con la Honda?
Interessante faccenda.
Comunque, confermo: se il titolo lo vince Massa, con la Williams (Mercedes), io mi ritiro. E il blog ve lo fate da soli.
3) I miei ragazzi.
Alonso e Raikkonen, nel presente, sono pappa e ciccia.
Culo e camicia.
Bravo tu. No, meglio tu.
Fantastici.
Avanti così e Kimi diventa socio di Fernando nella squadra di ciclismo (con il Dom a fare il cambio ruote dall'ammiraglia).
Ma nel deserto di Sakhir vorrei capire che margini di sviluppo ha la macchina.
Può garantire certe prestazioni?
Dai che io sono pronto.
For the next one.
Buon week end.