Monegasco è il pagellone
Somos todos renzianos.
Ciò premesso, ecco il pagellone monegasco.
COLAJANNI, 10. E meno male che Bianchi (10 e lode) ha portato a punti la Marussia. Risultato storico, anche per le mie tasche: mi stavo stuando di dover sempre pagare il conto delle riunioni conviviali con gli ex ferraristi. Adesso, arrivando grazie all'ottavo posto una ventina di milioni di dollari, da convertire in rubli, per un po' il grano lo caccia l'ex irsuto pierre del Cavallino, sbarcato alla corte dei tovarisc. Dasvidania eccetera.
ROSBERG, 8,5.Gli tolgo un punto e mezzo per due motivi. Uno, non ho le prove (e dunque è stato giusto assolverlo) ma sabato secondo me ha fatto una porcata. Due, domenica in gara è stato inelegante (e mi trattengo) nel frenare di brutto davanti al Nero in sede di safety car. Se ha scelto questo metodo per vincere il mondiale, avanti pure. Ma a me non piace. Dopo di che, in qualifica il suo giro sotto l'1'16" è stato antastico e in corsa ha guidato da Dio.
KIMI, 8. Gli exit poll gli garantivano anche il nove, poi è arrivato Chilton e ti saluto e sono. Grande partenza, inizio spettacolare, Alonso lo vedeva solo col binocolo. Determinatissimo e sfigatissimo. Ma chi ha occhi per intendere capisce, se no crede che le Europee le abbia vinto Grillo, come no.
ALONSO, 6,5. Normale. Buono buono in qualifica, piatto piatto in gara. Non c'era margine per ottenere di più e poi secondo me la partenza di Kimi lo aveva scioccato un po'. In generale, in Rosso a Montecarlo Fernando diventa Frenando e buona lì, comunque avercene di piloti così e mi dispiace per chi coltiva un astio senza senso. Tra l'altro va anche a dare il via alla 24 Ore di Le Mans e per chi come me ha amato e ama certe corse è una bella cosa.
MATTIACCI, 10. Non per le cose che dice o che fa. Solo perchè finalmente ha deciso di parlare. Urla del silenzio è uno dei più bei film che abbia mai visto.
HAMILTON. 7. Al suo posto mi sarei tremendamente incazzato anche io, però se stai lottando per un mondiale devi mantenere la testa fredda. Lo considero più forte di Rosberg, ma se cade nella trappola delle provocazioni rischia di fregarsi da solo. L'isteria nei team radio era imbarazzante. Forse Nico non sa vincere, eppure occorre anche saper perdere.
VETTEL, ng. Non è colpa sua se la power unit Renault eccetera. Ma io qualche domanda su Ricciardo (8) che mi bastona sempre e comunque, ecco, comincerei a pormela. E credo facciano bene a porsela anche i suoi fans, compresi i miei amici cloggari: perchè quello che sta accadendo in Red Bull (e non parlo di rotture o di Ers eccetera) non è normale.
E' clamoroso.