Il Pagellone di Sandokan (1)
Eccoci al mio Pagellone alla Sandokan, sicuramente non all'altezza delle vostre pertinenti osservazioni.
Applicherò lo schema del fuso orario, cioè torno indietro, insomma, parto dal fondo.
Et voilà.
10) La Sauber ha venduto la corsa?
Aaaahhhh!!! Aaarrrghhh!!! Bleah!!!! Faccio come Belushi in veste di Bluto in Animal House. Mi riempio la bocca all'inverosimile di purè, poi mi schiaccio le gote e sputacchio fuori tutto, inonando i fastidiosi commensali, al grido di 'Che cosa sono? Sono un foruncolo!'
Ebbene. Io mi sono stufato di questi inglesi da F1, maestri di etica e di lealtà, simboli di una inattaccabile cultura sportiva, eccetera. Tutte fragoroso balle. Io sono un foruncolo! Ma dai. Nel 1997 a Jerez la Mclaren, che non c'entrava una mazza, si mise platealmente al servizio della Williams di Villeneuve, per contrastare le speranze iridate di Schumi. Ci sono le registrazioni radio. Ed è solo un esempio, eh.
Voglio dire questo. Sauber ha tutto il diritto (forse anche il dovere) di ricordare a un suo pilota che per una scuderia alla canna del gas la certezza dei 18 punti da secondo posto è fondamentale, perchè dai punti che fai dipendono gli incassi a fine stagione. Sarebbe stato assurdo, da parte di Sauber, non valutare la situazione. E ciò a prescindere dal fatto che in prima posizione ci fosse la Ferrari di Alonso. Dopo di che, Perez ha fatto un dritto da paura e supporre che sia stata una plateale finzione (a rischio di farsi male?!?) richiede una buona dose di mala fede. Allora avevano anche fatto apposta a rallentare il pit stop del messicano?
Si può credere tutto e dire tutto, per carità. Ma state pur sicuri che, a parità di condizione, se primo fosse stato Schumi o Raikkonen o Hamilton e Sauber avesse mandato lo stesso messaggio, beh, gli inglesi avrebbero plaudito alla serena consapevolezza di un manager intelligente. A me questo doppio standard anti Ferrari (e anti Alonso, nel caso) risulta intollerabile. Viva Bluto. Io sono un foruncolo e vi inondo di purè.
9) Francamente quando questa Nicola apparve al fianco del Nero io ne ignoravo la musicale esistenza. La ignoro tuttora. Uno che appartiene alla generazione Springsteen-U2 ha dei pregiudizi. Sorry, sono incurabile.
8) La Malesia, dal 1999, rappresenta una delle pietre miliari del viaggio (di Ecclestone) verso i mercati emergenti. Debbo anche dire che il circuito è uno dei migliori e non va confuso con puttanate tipo Singapore. Dopo di che, siamo sempre lì. Si può correre verso sera pensando alla audience dei Mazzoni del Vecchio Continente? Ha un senso? Ma dai. Questi qui vogliono la botte piena e la moglie ubriaca, manco fossero Raikkonen al bar dell'aeroporto di Kuala Lumpur.
7) Il vero favorito per il mondiale sono due. Mettiamola così. Stanno uscendo risultati strani e altri immagino ne vedremo (voglio dire, se in Cina Kimi mette la macchina al sabato nelle prime due file poi può vincere benissimo, dovrebbe averlo capito persino Abramo). Però, in termini assoluti, finora nessuno ha mostrato la competitività della McLaren. Per questo Button mi ha molto deluso domenica, era una delle 'sue' gare, l'ha incredibilmente buttata nel cesso. Ma, ragionando qui e ora, Jenson e Hamilton hanno il vantaggio del pronostico. Poi, s'intende, in una stagione tanto lunga le gerarchie tecniche si possono ribaltare e anche in fretta. Comunque, a fine marzo 2012 il Bianco e il Nero si dividono il mio pronostico. 51% per Button, 49% per lo scalmanato Obama dei circuiti.
6) Chances iridate di Fernandel: zero spaccato. Nella resurrezione immediata della F 2012 ci credo poco poco poco. Mi sembra un progetto altamente deficitario, la macchina è un grattacielo pieno di crepe. La cosa positiva è che la classifica immediata toglie pressione alla squadra: se solo fai piazzamenti decenti in Cina e in Bahrein arrivi in Europa che sei pienamente in lizza, almeno numericamente. Ed è vero che a Maranello stanno lavorando come bestie, già ieri sera erano in riunione per varare le modifiche al retrotreno da portare a Shangai. Ma il distacco (sull'asciutto) è veramente pesante pesante pesante.
Oh, se poi ce la fanno mi rendono felice, nel caso non si fosse capito.
(1, continua)
