Profondo Rosso

Bernie smarrito nel deserto

Eh, fortunatamente il tempo passa per tutti. Non solo per me e per voi.

Guardando da qualche parte le foto recenti di Slavica, la ex moglie di Bernie Ecclestone, mi sono consolato.

Del resto, pure l'ex marito non fa più sfoggio di una intangibile sicurezza.

Dopo avere a lungo sostenuto che nel deserto di Sakhir si correrà senza problemi, domenica 22 aprile, il Gp del Bahrein, il Padrino ha improvvisamente innestato la retromarcia.

Infatti ha detto ad un quotidiano londinese: 'Non posso imporre alle scuderie di recarsi laggiù. I team sono liberi di comportarsi come meglio credono'.

Sarà vero?

Certamente è vero che in Bahrein la situazione si sta deteriorando, tra incidenti di piazza, proteste rumorose, eccetera.

Giorni fa il New York Times ha pubblicato un documentato servizio sulla realtà di quell'angolo di deserto. Segnalando come gli oppositori del governo locale abbiano ormai stilato una equazione, non importa quanto forzata, tra repressione e Gran Premio.

Girano addirittura per le strade di Manama volantini con la scritta: 'La Formula Uno uccide'.

Mah.

Nella stessa intervista, Ecclestone afferma che soltanto la pinguinesca Fia, cioè Todt, può annullare o rinviare a data da destinarsi l'evento agonistico.

Tradotto.

La patata brucia, scottati un po' tu che io mi sono già ustionato.

Staremo a vedere chi azionerà l'estintore.

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