Profondo Rosso

Barcellona, quello sguardo fra Mansell e Senna

Aspettando il Gran Premio di Spagna, mi è tornata in mente la prima volta a Barcellona.

Era fine estate del 1991.

Mancava meno di un anno alla Olimpiade catalana del 1992. Ricordo benissimo l'euforia che si respirava. Il clima positivo che la gente del posto trasmetteva, con una naturalezza che regalava allegria.

E' passata una vita e ho il sospetto che la Catalogna e la Spagna abbiano ormai quasi nulla in comune con la realtà di allora. Ma su questo, volendo, potrà essere più preciso il nostro amico Idr.

A me interessa rievocare un episodio, piccolo piccolo, che è sempre rimasto conficcato nella memoria.

In quel Gran Premio di Spagna del 1991, andò in scena un sorpasso storico.

I protagonisti furono Mansell e Senna.

Tra le comparse della domenica, c'era già il Vecchio Zio, alias Michael Schumacher, all'epoca giovanissimo, praticamente all'esordio. Credo avesse un paio di Gp alle spalle, non di più.

Ma dicevo del sorpasso.

Ero in sala stampa al Mont Melò.

Fu un momento lunghissimo. Nigel ed Ayrton percorsero un intero rettilineo ruota a ruota.

Io ebbi addirittura la sensazione che, sfidandosi tra le scintille che si sollevavano non metaforicamente dal fondo delle loro monoposto, Mansell e Senna trovassero il tempo, da sotto il casco, di lanciarsi uno sguardo di sfida, volgendo l'uno il capo verso l'altro.

Ma può darsi sia stata la mia fantasia ad immaginare la sequenza e può essere che, in oltre un ventennio, il rincoglionimento abbia ulteriormente distorto la percezione dell'evento.

Non lo so.

So che fu un istante di rara, selvaggia bellezza. Uno scontro tra titani.

Eroi rimasti senza eredi.

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