Profondo Rosso

La ricetta ‘italiana’ di Minardi

Oh, può darsi che a qualcuno, tra i Cloggari, venga un attacco di ulcera.

Ma che ci posso fare?

Viaggiando in compagnia di Giancarlo Minardi, una volta detto il Ferrari della Romagna, l'uomo che ha fatto debuttare in F1 Alonso, Webber, Fisico, Trulli, eccetera, ecco, mi son sentito raccontare le cose che pubblico di seguito, tra una sessione e l'altra di prove libere.

"...Non c'è dubbio che Fernando sia il miglior pilota in circolazione. E' più forte anche di Vettel, che pure a Faenza si è fatto molto ammirare, prima di diventare mondiale con la Red Bull. Anche nei confronti di Hamilton lo spagnolo ha un vantaggio e del resto se ci guardi bene Lewis ha fatto le cose più belle della carriera nel 2007 e nel 2008. Nel 2007 applicava le scelte di messa a punto di Alonso. E nel 2008 la McLaren campò di rendita. Poi, secondo me, il Nero si è un po' perso..."

"...il guaio è che la Ferrari non ha una vettura all'altezza di chi la guida. Non è una scoperta che facciamo ora e poi si può sempre sperare che le cose cambino, sin da questo Gran Premio di Spagna. In generale, io penso che a Maranello non abbiano gestito nel modo perfetto la conclusione del ciclo d'oro, quello di Schumi e di Todt e di Brawn e di Byrne. Forse avrebbero dovuto scommettere su una nuova generazione di tecnici, su ingegneri giovani..."

"...lo so, si dice che in Italia ci sia una carenza di esperti in aerodinamica. Ma i Fenomeni in materia dove sono, una volta tolto Newey? Tanto vale prendere esempio da Enzo Ferrari, che all'alba degli anni Sessanta affidò il Reparto Corse ad un giovanissimo Mauro Forghieri. Non credo se ne sia pentito, considerato il seguito della storia..."

"...non sono d'accordo quando si individua in Domenicali l'anello debole della catena ferrarista. Lo conosco e lo stimo e non perchè io sono di Faenza e lui di Imola. Penso invece che rispetto all'era Todt sia cambiato tutto, allora le risorse erano praticamente illimitate, c'erano i test, eccetera. Inoltre il francese aveva carta bianca, autonomia assoluta nelle sue decisioni. Per Domenicali il contesto è completamente diverso..."

"...insomma, la mia risposta alla crisi Ferrari è più Italia. Anche per il pilota che dovrà rimpiazzare Massa. Non punterei su Webber, che pure ha cominciato con la Minardi, e nemmeno su Di Resta. C'è un ragazzo in gamba, si chiama Rigon, a Maranello lo seguono con l'Accademia, è uno sul quale io farei una scommessa..."

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