Profondo Rosso

Schumi, Seb e il potere dello Spread

Ragazzi, quando si dice il potere dello Spread!

Oggi, in conferenza ad Hockenheim, a far da corona all'ultimo vincitore di tappa, Webber, c'erano solo...tedeschi.

C'era Seb.

C'era Schumi.

C'era Rosberg.

C'era Hulkenberg.

C'era persino Glock.

E io pensavo con malinconia all'alba degli anni Novanta, quando una Legione Italiana di piloti disseminava Dna italico sulle griglie di partenza.

A prescindere dai meriti dei singoli interessati, conviene prendere atto di una banalità.

Ormai, almeno in certe discipline, è la forza economica della nazione di appartenenza a determinare ingressi e...uscite.

Se ci pensiamo e ci pensate, sta accadendo anche nell'atletica leggera, dove podisti africani assumono, dietro lauto pagamento, il passaporto di nazioni distinte e distanti, finanziariamente solidissime.

Va bene.

Ciò premesso, le cose più carine della vigilia di Hockenheim secondo me sono le seguenti.

Uno. Raikkonen ha dichiarato di non escludere di poter lottare per la conquista del titolo mondiale fino all'ultimo Gran Premio.

Giuro.

L'ha detto davvero, sia pure digrignando i denti e mugolando.

Due. Alonso ha dichiarato di non aver conosciuto, in carriera, un periodo di forma tanto grande.

E io sono d'accordo, lo scrivo da mesi.

Infine, in McLaren sono convinti che Hamilton, forse già prima del Gp di Ungheria, firmerà il rinnovo del contratto.

Staremo e staremo a vedere.

 

comments powered by Disqus