Profondo Rosso

Armstrong, il cancro, la vita

Siamo tra amici.

Concedetemi una divagazione.

Lance Armstrong, il famoso ex ciclista, ha annunciato di non opporsi più alle accuse mosse contro di lui, dalla agenzia antidoping americana. Saranno dunque cancellate tutte le imprese che aveva firmato pedalando, 7 Tour de France compresi.

Io avevo un amico malato di cancro, alla fine degli anni Novanta.

Anche Armstrong aveva lottato contro il tumore e aveva vinto quella battaglia tremenda, tornando in sella. Con i risultati che sapete.

Il mio amico impazziva per Lance.

Vedi, mi diceva, uno così, con quello che fa, aiuta quelli come me a non mollare, a credere che questa partita contro il male la posso vincere.

Non la vinse, purtroppo.

Oggi mi sento dire (in verità la faccenda va avanti da anni e anni) che Armstrong (che comunque continua a negare) barava.

Non so.

Io rifiuto l'idea stessa del doping.

Ma questa storia contiene a occhio, anche le tracce sospette di una vendetta postuma. Fortissimamente voluta da qualcuno.

O forse no. Forse hanno ragione gli accusatori e stop.

Dovevo coltivare l'altra mia passione da bambino. I viaggi sulla Luna.

Armstrong, Neil intendo, almeno non ha tradito.

 

 

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