Profondo Rosso

Cosa hanno in comune Leclerc e Sinner

Leclerc è Rosso.
Sinner è Rosso.
Non so da che domenica siano attesi, però l’accostamento e’ suggestivo.
Altro non aggiungo, se non che entrambi, talento a parte, si fanno apprezzare, almeno da me!, per quel tratto di educazione che in un mondo sbrindellato come quello in cui ci è dato vivere, insomma, è una piacevole rarità.
Dopo di che.
Dopo di che, è un peccato che la scandalosa sanzione inflitta a Sainz impedisca alla Ferrari di giocarsela usando tutte le risorse a disposizione.
Non mi interessano i retroscena su presunte deroghe negate per l’opposizione di questo o di quello.
Una porcheria tale rimane.
Aggiungo che sulla Strip forse vanno bene i dragster e la SF23 è un dragster. Se Carletto ha una chance di spezzare il suo personale digiuno, beh, è questa. Poi, se un’altra volta gli si squagliano le gomme o salta fuori un vizio da inaffidabilità, pace (si fa per dire).
Ha guidato benissimo anche Carlitos.
Mi aspetto che a breve sia annunciato il rinnovo a medio termine con il Cavallino. Perderli sarebbe peggio di un delitto: sarebbe un errore (questa non è mia, vediamo chi sa citare l’autore senza passare da Google).
Su Verstappen, che temo vinca anche a Las Vegas, via, mi dispiace per chi non lo capisce.
Cioè non è solo un Fenomeno di pilota.
È anche il più sincero nel dire le cose che meritano di essere dette.
Tanto di cappello.

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