Profondo Rosso

Come sarà la nuova Ferrari (e quanto vincerà)

Un mese , più o meno, ci separa dalla nuova Ferrari.
Vagavo per i campi del Tennessee (cit.), cioè transitavo per il centro di Modena in una notte fredda e buia quando sono stato fermato da due giovanissimi iscritti alla università locale di ingegneria. Mi hanno riconosciuto, volevano salutarmi, mi hanno detto che sognano un giorno di essere assunti a Maranello.
Poi, dopo il selfie rituale, mi hanno posto la domanda delle cento pistole.
Ma allora, la monoposto 2024?…
Allora.
Non prendete sul serio le indiscrezioni su clamorosi progressi al simulatore.
Miglioramenti anche consistenti ci sono. Ma tutti sanno, nell’ambiente, che Red Bull a luglio 2023 ha interrotto lo sviluppo su una vettura dominante e insomma ci siamo capiti.
A proposito di capire (copyright del fu Mattia).
In Ferrari sono convinti di avere eliminato i difetti strutturali dell’ultima auto. Hanno lavorato molto su sospensioni, distribuzione dei pesi, gestione del pacchetto complessivo in funzione della usura gomme.
L’obiettivo, qualunque cosa venga detta al disvelamento della creatura, non sarà il Mondiale.
Mi dispiace, io non vendo palle.
Il traguardo ragionevole è vincere almeno cinque gare, dando il senso di una inversione di tendenza. Poi, se parti bene le cose possono cambiare: ma nessuno inventa niente e conviene tarare le ambizioni sulla realtà fattuale.
Adrian Newey non abita qui.

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