L’Orsetto Ferrari, Leclerc e il bordello Red Bull
Bearman, l’adorabile orsetto Ferrari, non poteva fare di più.
Chissà come gli batteva il cuore, quando lo hanno catapultato nell’abitacolo di Sainz (auguri).
E siccome il Destino è un regista beffardo, dalla Top Ten l’orsetto è stato escluso dal Vecchio che erediterà quella stessa macchina. Hamilton.
Lewis e Oliver. Il Vecchio e il Bambino (che poteva anche essere un ragazzo italiano, ma l’Orsetto non c’entra).
Da una canzone al fumetto.
Proposta: e se provassimo con la kryptonite? Sì, quella misteriosa sostanza che metteva kappao Superman. Perché non si scappa: Max Verstappen è il Nembo Kid della Formula Uno. Va bene, guida una Red Bull stellare, ma così la guida solo lui (chiedere al collega di lavoro Perez per informazioni).
Purtroppo lo stoico Leclerc la kryptonite non ce l’ha.
Magari i Bibitari si autodistruggeranno: adesso c’è pure l’ipotesi di un addio di Helmut Marko, che verrebbe emarginato dai fedelissimi di Horner.
Più che un team la Red Bull sembra un bordello del Far West. Max è il pianista che imperturbato continua a suonare (cioè a suonarle alla concorrenza).
Quanto a Newey la faccio breve.
Tutti danno per scontato che Adrian stia valutando una proposta di John Elkann. È una ipotesi persino ovvia: preso Hamilton, il presidente della Ferrari chiuderebbe il cerchio con un’altra operazione spettacolare.
Mi sarei stupito se non ci avesse provato.
Poi cosa voglia fare il Mago è un altro discorso.