Imola24, l’esame Ferrari
in
Formula1
- Naturalmente il rischio, quando si parla di Hamilton e di Newey, anche di Serra e di Antonelli, è dimenticarsi il presente.
E invece…
Banalmente, alcune cose da verificare in quel di Imola.
In pista.
La prima. Gli aggiornamenti Ferrari. Non sempre (eufemismo) gli sviluppi Rossi hanno avuto effetti positivi. Ma ammetto che, almeno fin qui, la gestione Vasseur ha trasmesso una sensazione diversa.
Come noiosamente ripeto spesso, la Ferrari ha bisogno di crescere anche per una questione di autostima. Sono i risultati a certificare la bontà di un work in progress. Ragionare solo sul 2026 è un esercizio futile, nonché vagamente autolesionista.
Dopo di che, seconda cosa.
La Ferrari aggiornata deve, minimo, mettersi davanti a McLaren. Non sono qui a proclamare che Red Bull delenda est (anche perché per certe cose si stanno picconando da soli, ehm ehm). Ma Leclerc e Sainz non possono stare dietro a Norris e Piastri.
Terza cosa, l’atmosfera.
Io sono di quelle parti. L’alluvione del 2023 è stata una catastrofe. Il fatto che la Formula Uno torni a Imola è un segnale di speranza e di fiducia. Non sarà un Gran Premio a cancellare le ferite: ma anche a questo possono servire gli eventi dello sport business, a restituire un sorriso alla gente comune.
Cioè a quanti si rifiutano di credere che l’odio da tastiera, frutto di una irresistibile ignoranza, sia la soluzione per tutto.
Buon week end.