Profondo Rosso

24 Ore, Porsche da battere

Scusate, ma gli artisti sono così.

Prendete il delirio mistico di Emi che pubblico sotto.

Sfido chiunque a capire che la Hyperpole di Le Mans l’ha fatta la Porsche con Estre.

Sia mai: apparteniamo al club Escape from The News.

Scherzi a parte, il profetico Emi tornerà per l’omelia post race in remoto. E come Clog avremo anche un inviato sul posto, perbacco.

Intanto…

EMI SCRIPSIT

L’eterno affamato

La magia di Le Mans.
Volete che ve la spieghi?
Ecco.
Prendi un pilota che ha praticamente saltato quasi un’intera sessione di prove libere (Fp3) prima dell’Hyperpole, per un problema di natura tecnica. Prendete in considerazione anche il fatto che il ragazzo non sia (ovviamente) del tutto soddisfatto. Arriva il momento di giocarsi la partenza al palo e quella insoddisfazione diventa prestazione in pista. Anche se a Le Mans il giro secco conta praticamente zero.
Saturno contro, le cavallette, Yoghi e Bubu versione “orsi mannari” a caccia di cestini da pic nic (tipo: qualcuno li ha mai visti?).
La 24 Ore ha il grosso pregio di rimettere il pilota al centro del mondo. L’uomo e le corse. Se qualcuno poteva ancora avere dei dubbi, da cosa derivi il fascino della gara di durata più famosa al mondo ecco. Questo è un possibile assaggio. Il terzo posto di Alessandro Pier Guidi con simili premesse vale come una pole. Eh ma tu hai scritto un libro…Certo. Faziosamente di parte. Lampi di genio. Come per Helfgott e il suo piano. Niente di preordinato. Fare il massimo con quello che si ha a disposizione. Come Alessandro fa da un’intera carriera. L’avere due Ferrari in seconda fila vale tutto questo (e se Fuoco non avesse sbagliato prima del ponte Dunlop, sarebbe stata un’altra storia ancora).
Poi, la gara dirà quello che avrà da dire e la Porsche certamente è ben messa. Compresi i 10 secondi di penalità che la numero 51 (nonché alla 83 di Kubica) dovranno scontare al primo pit.
Ma Le Mans è La Mans.
E Pier Guidi un eterno affamato.
Credetemi. Molto di più di due semplici frasi fatte.
E scusate se il vostro “mistico” da corsa, si diverte così.

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