Binotto-Audi, ma guarda un po’…
Dunque, dove eravamo rimasti?
Da Lassù Enzo Tortora mi perdonerà il tentativo di imitazione (e se non conoscete la sua storia, fatevi un giro sul web).
Vi avevo detto giorni fa che Mattia Binotto a breve sarebbe rientrato in F1.
Ora è ufficiale.
L’ex leader Ferrari governerà l’investimento Audi nei Gp (debutto ufficiale in pista nel 2026, ma Bin8 è operativo da agosto prossimo).
Premesso che io per primo consideravo esaurita l’esperienza di Mattia in Ferrari, per ragioni che qui nemmeno ho bisogno di riproporre, ecco, seguono quiz.
Uno.
Ma com’è che un colosso dell’auto molto legato storicamente alle corse come Audi affida ad un presunto citrullo come Bin8 le sue ambizioni da F1? Quelli di Ingolstadt nel tempo hanno vinto a Le Mans e nei rally e nei raid eccetera. Si sono improvvisamente bevuti il cervello in tema di Gp? Sul serio?
Com’è che da ottobre Simone Resta, peraltro all’epoca molto sgradito al fu Binotto ferrarista, lavorerà in Mercedes? A Maranello era inutile? Pussa via brutta bertuccia?( cit. Alberto Sordi).
Com’è che Cardile, notoriamente un povero babbeo e ci mancherebbe altro, trova all’istante posto in Aston Martin, dove onestamente fanno pena in pista e figuriamoci se vanno ad ingaggiare uno che in Ferrari non capiva una mazza?
E se qui e ora, almeno tra noi!, ci chiedessimo com’è che a inizio 2023 la McLaren era quasi ultima e oggi è quasi prima? Perché altrove si è fatto quanto in Ferrari era impossibile, perché ovviamente era colpa, in esclusiva, di Binotto?
Eh, che pazienza ci vuole!