Abu Dhabi, quindici anni dopo si replica?
Abu Dhabi, quindici anni dopo.
Una delle delusioni più pesanti nell’arco della mia carriera professionale.
Un titolo Rosso annunciato. Montezemolo, Marchionne e Piero Ferrari tutti li’, pronti a celebrare Alonso.
Nemmeno io, che stavo ai box, mi permettevo di dubitare.
Andò come andò, con la buccia di banana davanti alla vettura di Frenando sulla griglia di partenza. Inutilmente rimossa dal perfido Cola. Che c’era allora in Rosso e ci sarà pure stavolta in Papaya.
Eh, si’.
Era dal remoto 2010 che la Formula Uno non arrivava all’ultimo atto della stagione con più di due piloti in lizza per il Mondiale. Allora furono addirittura quattro: Hamilton con la McLaren, Webber e Vettel con la Red Bull, appunto Alonso con la Ferrari. A Fernando bastava il quarto posto per laurearsi campione: si piazzò malinconicamente settimo, per un errore del muretto, e così cominciò l’era Bibitara, con il primo trionfo iridato di Vettel.
Quindici anni dopo, sempre ad Abu Dhabi, potrebbe andare in scena una clamorosa…replica. Tra l’altro Andrea Stella, oggi team principal della McLaren, nel 2010 era l’ingegnere di pista del ferrarista Alonso.
Corsi e ricorsi?
Chissà. Lo sapete. A Lando Norris, ancora leader del campionato nonostante il flop nel Qatar, domenica sarà sufficiente un terzo posto per impedire al mitico Verstappen il perfezionamento di una rimonta che sarebbe senza precedenti nella storia dell’automobilismo.
Però la pressione è tutta su Norris (e un po’ su Piastri). Se buttano via una occasione del genere, con una monoposto che ha vinto 14 Gran Premi su 23, oddio, mi sa che i Papaya vanno dall’analista per qualche anno.
In un contesto del genere, non mi stupisce che Red Bull si sia precipitata a presentare formali scuse a Kimi Antonelli.
Antefatto noto. Cioè domenica in Qatar, commettendo un piccolo errore nel finale, l’Harry Potter di Bologna aveva consentito a Norris di recuperare due punti importanti in chiave mondiale.
Incredibilmente, Helmut Marko, il boss Bibitaro, e l’ingegner Lambiase, uomo di fiducia ai box di Verstappen, l’avevano presa malissimo, accusando Kimi di aver volontariamente favorito il pilota McLaren.
Una patetica scemenza, in linea con le idiozie che avvelenano la Rete. Una porcheria che purtroppo ha scatenato sul web gli idioti da tastiera. Antonelli è stato coperto di insulti. Per inciso: Verstappen è il miglior amico di Kimi nel paddock.
E’ andata a finire che Super Max ha imposto al suo team di scusarsi pubblicamente con l’italiano per l’ingiusto sospetto.
Che pena.
