Perchè la Ferrari si tiene Massa
Buone notizie.
Diventerò direttore del New York Times ! (eh eh eh).
Ferrari: 2+0.
Oppure.
Ferrari: 2.0
Ci si tiene Massa e non è una sorpresa e adesso posso raccontare tutta la storia.
Parto da lontano.
Fine 2010. Domenicali ha in tasca l'accordo con Robert Kubica, dal 2012 in poi.
Succede quello che purtroppo sappiamo.
Felipe infila, diciamo per un biennio, una sequenza di risultati alla rovescia.
A primavera del 2012 la Ferrari cerca Webber.
Circostanza pacificamente ammessa dal Canguro. Il quale Canguro, per ragioni sue, preferisce restare in Red Bull.
La Ferrari ha una intesa, per il medio termine, con Seb Vettel.
Lo sanno anche i sassi.
La pierre di Brufolo sta studiando l'italiano!
Ma prima del 2015 la cosa non si può fare e c'è una logica, se uno pensa che Alonso è al top della maturità e ha un impegno con il Cavallino fino a tutto il 2016 (quando lo spagnolo, se non sbaglio, avrà trentacinque anni, o giù di lì).
Poi, si capisce e lo sapete, certi accordi 'preventivi' possono resistere al tempo che passa, ma possono anche saltare. In questo, la F1 è un world apart.
Bene.
Fino all'estate, l'ipotesi di tenersi Massa era improponibile, per assoluta carenza di risultati.
E infatti nello stesso periodo la Ferrari ha pensato a Kimi.
Altra circostanza pacificamente ammessa dalle parti.
A Londra, ultima domenica della Olimpiade, il Dom questo mi disse: ci piacerebbe recuperare Raikkonen, ma ci sono tante cose da sistemare, forse troppe.
Io so quali fossero queste 'cose' ma non posso rivelarle. Segreto d'ufficio, oh yes.
Quindi, a quel punto lì, o Massa si dava una mossa o sarebbe stato scaricato per una soluzione 'a termine', individuata in Paul Di Resta.
E' doveroso ammettere che, contrariamente alle mie aspettative, dal Belgio (eh, post Olimpiade...) in poi le prestazioni di Felipe sono oggettivamente migliorate. Non di poco.
Tenerlo, considerata l'intera situazione e le prospettive, diventa il male minore. O almeno così pensano a Maranello.
Dopo di che, si può essere entusiasti per la permanenza di un pilota che ha vinto l'ultimo Gran Premio quattro (4) anni fa?
La mia opinione è nota e non l'ho cambiata.
Comunque, forza Felipe: ci conosciamo da quando era ancora un bambino, c'è stato un periodo in cui gli ho visto fare cose splendide e non dimentico Ungheria e Singapore del 2008.
Infine, diventare direttore del New York Times molto mi attizza.