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La Passione secondo Luzi

VEDI IL VIDEO Versi dalla "Passione di Cristo (Via Crucis al Colosseo)" di Mario  Luzi 

BONUS PASOLINI Scene dal "Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini

Firenze, 13 aprile 2014 – Annunciando la lettura della "Passione" di Mario Luzi alla Badia Fiesolana di lunedì 14 aprile, ore 17,30. QUI IL PROGRAMMA

Gesù e la terra degli uomini

Padre mio, mi sono affezionato alla terra
       quanto non avrei creduto.
È bella e terribile la terra.
Io ci sono nato quasi di nascosto,
ci sono cresciuto e fatto adulto
in un suo angolo quieto
tra gente povera, amabile e esecrabile.
Mi sono affezionato alle sue strade,
mi sono divenuti cari i poggi e gli uliveti,
le vigne, perfino i deserti.
È solo una stazione per il figlio Tuo la terra
ma ora mi addolora lasciarla
e perfino questi uomini e le loro occupazioni,
le loro case e i loro ricoveri
mi dà pena doverli abbandonare.
Il cuore umano è pieno di contraddizioni
ma neppure un istante mi sono allontanato da te.
Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi
o avessi dimenticato di essere stato.
La vita sulla terra è dolorosa,
ma è anche gioiosa: mi sovvengono
i piccoli dell’uomo, gli alberi e gli animali.
Mancano oggi qui su questo poggio
che chiamano Calvario.
Congedarmi mi dà angoscia più del giusto.
Sono stato troppo uomo tra gli uomini
       oppure troppo poco?
Il terrestre l’ho fatto troppo mio
       o l’ho rifuggito?
La nostalgia di te è stata continua e forte,
tra non molto saremo ricongiunti
       nella sede eterna.

Mi alzano alla croce

Padre, non giudicarlo
questo mio parlarti umano quasi delirante,
accoglilo come un desiderio d’amore,
non guardare alla sua insensatezza.
Sono venuto sulla terra per fare
      la tua volontà
eppure talvolta l’ho discussa.
Sii indulgente con la mia debolezza,
       te ne prego.
Quando saremo in cielo ricongiunti
       nella Trinità
sarà stata una prova grande
ed essa non si perde nella memoria
       dell’eternità.
Ma da questo stato umano d’abiezione
vengo ora a te, comprendimi,
       nella mia debolezza.
Mi afferrano, mi alzano alla croce
       piantata sulla collina,
ahi, Padre, mi inchiodano le mani e i piedi.
Qui termina veramente il cammino.
Il debito dell’iniquità è pagato all’iniquità.
Ma tu sai questo mistero. Tu solo.

Mario Luzi  

(da Passione di Cristo - Via Crucis al Colosseo, 1999)

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