Blow up

Forza Sufjan

Si narra che Madonna rimase folgorata da lui quella notte. La notte degli Oscar. Elliott Smith aveva appena eseguito – era il 1998 – la sua “Miss Misery” contenuta in “Will Haunting-Il genio ribelle” di Gus Van Sant. Versione struggente, con tanto di orchestra, di un pezzo emozionante. Lui pensò solo a cantare quel pezzo […]

Dolores, i Cranberries e lo spirito del tempo

In principio fu Sinead O’Connor. E l’Irlanda trovò la sua cantautrice che cantava le mille contraddizioni e che metteva in discussione il monopolio rock degli U2. Non era possibile che ci fosse un’altra voce femminile, irlandese, di denuncia che potesse scalzarla. Non era possibile pensarlo un decennio prima. Ma quando all’inizio degli anni novanta compaiono […]

Elio e le Storie Tese ovvero del meglio del loro meglio

Ok, c’erano prima gli Skiantos. Ok, non hanno inventato il rock demenziale. E tutta una striscia infinita di ok. Ma è innegabile che Elio e le Storie Tese, nel giorno in cui annunciano il loro scioglimento proprio come quelle band che hanno dileggiato (basti pensare al loro spassoso pezzo sui due Litfiba), hanno segnato profondamente […]

Nico non è mai stata un semplice suffisso dei Velvet Underground

La Musa di Warhol e i Velvet Underground: come se l’unica Nico possibile dovesse essere quella del suffisso (un’imposizione di Warhol) al celebre album dei Velvet Underground. Album che – per la cronaca – ha appena compiuto cinquant’anni. Per fortuna Susanna Nicchiarelli, regista, rende giustizia alla memoria di Christa Paffgen che aveva smesso di farsi […]

Mogwai, la vera rivoluzione è la conservazione

C’è quasi un’ossessione, perfino maniacale, nel ricercare svolte a ogni nuova uscita discografica di una band. Come se non ci bastasse andare sul sicuro, sulle cosiddette certezze che poi non vuol dire ascoltare sempre la stessa identica canzone, suonata con alcune variabili. Così l’ultimo disco dei Mogwai, sulla piazza da vent’anni, non è stato accolto […]

Perché Stephin Merritt e i suoi Magnetic Fields sono dei miti

Sessantanove canzoni d’amore. Quel 69 numero palindromo vanificato dall’uscita in triplo disco, unico rammarico di Stephin Merrit, mente dei Magnetic Fields che ha concepito e costruito l’impresa musicale. Lui avrebbe voluto, per ovvie ragioni palindromiche, che i dischi fossero due. Se c’è un disco che ha qualcosa di mitologico nel mondo indie e probabilmente negli […]

Addio Rachel, l’amore vero di Thom Yorke

C’è una canzone più delle altre che colpisce nell’ultimo album dei Radiohead “A moon shaped pool” ed è “True love waits”. E’ una canzone che ha una storia più lunga della genesi di questo album. Inizia 21 anni fa, quando i Radiohead cominciano a suonarla ai loro concerti e poi decidono di inserirla in un […]

Sono così indie che (ora) vado in tv

Astenersi dal post gli snobisti in servizio permanente effettivo. O il popolo di chi “ho ascoltato il loro primo demo e poi si sono troppo commercializzati e sono diventati troppo mainstream”. Nell’anno in cui Edoardo Calcutta, nuovo fenomeno indie (?) di quella galassia che indistintamente viene chiamata ancora il cantautorato degli anni zero (anche se […]

Leonard Cohen e quel concetto di libertà

Un blog che si trasforma in una lunga lista di necrologi. Anche questo (infame) 2016, anno bisestile, ci ha regalato. Non bastava David Bowie. Da ieri non c’è più anche Leonard Cohen. Ottantadue anni, l’aveva messo in conto che prima o poi sarebbe toccato anche lui. D’altronde, quando la scorsa estate la sua Marianne, musa […]

Bon Iver ovvero la (e)mozione degli effetti

    Dalla mozione degli affetti a quella degli effetti. Sembrerà pure un banale gioco di parole ma nel caso del terzo disco di Bon Iver, al secolo Justin Vernon, non lo è. Partiamo dalla fine: “22, a million”, dopo ripetuti ascolti (soprattutto in auto che forse non è il luogo ideale ma in questo […]