Perché mai perdere tempo a dibattere sulle similitudini (secondoDaniela Santanché) tra Nicole Minetti e Nilde Iotti? Basta rileggersi i curricula, no? Ognuno tragga le proprie conclusioni.
Nicole Minetti, 27 anni, originaria di Rimini, madre inglese. Bocciata una prima volta alla maturità classica (superata da privatista) è diventata igienista dentale (titolo conseguito con 110 e lode), ma “non di Silvio Berlusconi” ci tiene sempre a far sapere lei. Dal 2010 è entrata nel Consiglio regionale della Lombardia. Il suo nome, indicato dal Cavaliere assieme a quello del fisioterapista del Milan Giorgio Puricelli, era infatti stato inserito tra i primi 8 del listino del Pdl, vale a dire nell'elencoblindato dei consiglieri che sarebbero stati eletti sull'onda della vittoria schiacciante di Roberto Formigoni. Nel curriculum della bella Nicole, figura anche la partecipazione al casting di Colorado Cafè. L'incontro con Berlusconi nel '99 fu nello stand di Publitalia con la giovane consigliera nei panni di hostess. Rinviata a giudizio nell'ambito del caso Ruby, Minetti è testimone nel dibattimento a carico dell'ex premier.
Il rapporto con Berlusconi? La sua versione ufficiale: “E' una relazione affettiva, il che significa nutrire dei sentimenti nei confronti di una persona. Quello che c'è stato (o non c'è stato) è quello che doveva accadere (o non accadere) in quel momento”. Da un'intercettazione risulta, tra le altre, questa sua frase: “Silvio è un pezzo di merda, vuole solo salvare il suo culo flaccido. Vuole metterci in Parlamento così ci paga lo Stato”.
Nilde Iotti (1920 -1999), originaria di Reggio Emilia, suo nonno faceva il contadino, suo padre il ferroviere che riusciva a fatica a sbarcare il lunario. Piuttosto che frequentare scuole fasciste, cominciò a studiare dalle monache e, nonostante la morte del padre e le grandi difficoltà economiche della famiglia, completò la facoltà di Lettere alla Cattolica. Durante gli anni della guerra la Iotti insegnò in un istituto tecnico industriale. E' di allora l'approdo al Pci clandestino, alle organizzazioni della Resistenza nella quale fece parte dei gruppi di difesa della donna ma si occupava anche della raccolta di viveri e indumenti per i partigiani. Con la Liberazione i primi comizi e, dopo il referendum del 2 giugno, i suoi concittadini la mandarono alla prima Costituente. Fece parte della 'Commissione dei 75' che elaborò la Costituzione. Da allora è stata sempre rieletta alla Camera. Nel 1958 entrò nel comitato centrale del Partito comunista e nel '62 nella direzione del partito. Era già vicepresidente del gruppo parlamentare comunista quando, nel 1972, fu eletta vicepresidente della Camera. Mantenne anche la carica di presidente della Commissione Affari costituzionali fino a che, nel 1979 (ottava legislatura) fu nominata presidente della Camera. Prima donna, nella storia della Repubblica, ad assumere la terza carica dello Stato. In seguitò sarà deputata europea.
Il rapporto con Palmiro Togliatti? “Ci innamorammo nel giro di sei mesi lavorando insieme alla stesura della Costituzione. Quindi, nello stesso anno, essendoci ormai chiaro che era nato tra noi un amore molto forte, decidemmo di vivere insieme”. “Un amore che lasciò un segno indelebile” disse lei alcuni anni dopo la morte del 'Migliore' (1964). Il leader comunista, già sposato, e la Iotti si conobbero nel 1946 sui banchi di Montecitorio, lei aveva 26 anni, lui 53. Da allora non si separarono più, nonostante il conformismo del partito che più volte creò difficoltà alla futura presidente della Camera.