Le pagelle della politica

Cronaca

1 maggio 2012
PAUL GINSBORG

Un altro giro di giostra non basta a spazzar via la brutta politica. Dieci anni fa il girotondo di Nanni Moretti non riuscì a riformare la sinistra. Oggi ci riprova l’ex giorotondino Paul Ginsborg con Alba, nuovo punto interrogativo politico, «né partito né movimento». Nel mirino dello storico e degli altri professori — come se non ne avessimo già abbastanza — i «leader demiurghi» dei partiti. Hanno avuto migliaia di contatti facebook, il palcoscenico della Firenze dei ‘rottamatori’. Ma c’è un difetto ammesso perfino da Ginsborg: pochi giovani in platea.
BEPPE GRILLO
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L'ultima del guru del populismo è che la mafia sarebbe peggio dei partiti. Fatte le debite proporzioni sulle castronerie (termine gettonatissimo sia dal comico blogger sia dai suoi detrattori) di un’antipolitica irresponsabile, bisognerebbe però chiedersi come mai il Movimento 5 stelle si prepari a fare il pieno di voti alle elezioni. E capire che un grillo sparlante scandalizza ormai quanto un Pd mai pronto (Bersani: «Non voglio vincere sulle macerie del Paese»), un Pdl in crisi di idee (corteggiare Casini? Sai che novità...), una Lega travolta da scandali e da castronerie ben più gravi.
MICHELE SANTORO

Viva il merito! Basta con i partiti! Il tribuno del servizio pubblico si auto-candida direttore della Rai. Con la trovata della presentazione del curriculum si spaccia per il nuovo che avanza. Lui, in Rai dal 1982. Lui, che nel 2004 diventò parlamentare in quota Uniti nell’Ulivo.
I COMUNI

Il presidente dell’Anci Graziano Delrio garantisce che l’associazione dei comuni disapprova la disobbedienza civile all’Imu. Ma la situazione potrebbe sfuggirgli di mano. Ci sono centinaia di sindaci ribelli. E lo stesso Giuliano Pisapia, che tanto ha fatto per accreditarsi più moderato che vendoliano, usa questi toni: «Temo che a settembre ci possa essere un’esplosione sociale».

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marcella.cocchi@quotidiano.net
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