Un taglio al Paese dei balocchi

Cronaca

3 maggio 2012
Se i costi del settore pubblico fossero aumentati nella stessa misura di quello privato, la spesa per i consumi collettivi oggi sarebbe stata di circa 70 miliardi di euro più bassa. Lo dice la spending review del governo a pagina 7, al capitolo 'Andamento dei costi di produzione dei servizi pubblici'. In trent'anni, dal 1980 al 2010, il differenziale dei costi e' aumentato del 28,3%.
Questo dato più di altri giustifica l'impressione che la macchina statale si sia ormai trasformata in carrozzone. Un apparato inefficiente e costoso: la spesa pubblica nostrana e' ormai nell'ordine di 800 miliardi di euro, su un Prodotto interno lordo di circa 1.600 miliardi, il 50%. Siamo ben oltre la media Ocse. Al livello di spesa dei paesi scandinavi che, pero', a differenza di noi, godono di servizi di ottima qualità. 
Settanta miliardi persi al confronto con gli standard privati fanno impressione, perché proprio 80 sono i miliardi di spesa che il governo ha stimato rivedibili nel breve periodo. Significa che anche nel modo di destinare le risorse pubbliche abbiamo buttato via decenni. Con la certezza - lo dicono autorevoli studi di economia - che dove c'è un apparato burocratico inefficiente ci sono le condizioni ideali per generare crisi e recessione. Infatti...
Se l'Italia fosse un'azienda privata sarebbe fallita da molto tempo e il suo proprietario si sarebbe forse già suicidato. 
Invece noi siamo tutti qui in agonia, a pagare con gli interessi il conto di amministrazioni politiche irresponsabili. Nelle mani del risanatore, per eccellenza, Enrico Bondi, l'uomo che in 22 mesi riporto' in vita Parmalat. Si accettano scommesse, riuscirà il supercommissario a riportare alla realtà il Paese dei balocchi? 
P.S.: a differenza dei tanti che si scandalizzano per il fatto che un governo di tecnici abbia nominato un altro tecnico (si', ma Bondi ha rinunciato al compenso e avrà solo un rimborso spese) a me scandalizza di più il fatto che gli siano stati dati solo 15 giorni per presentare un primo piano tagli di 2 miliardi. Delle due l'una: o il compito di individuare i destinatari di tagli non lineari e' meritevole di designazione (e quindi tempi) ad hoc oppure per individuarli frettolosamente forse bastava un semplice sottosegretario. O no?
Twitter@marcellacocchi
Marcella.cocchi@quotidiano.net 




 
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