Elezioni, aridatece Braveheart

Curiosità

21 febbraio 2013
Metti una serata di depressione, metti la voglia di mantenere in vita almeno il tuo inglese e dalla mensola dello scaffale si materializza LUI, rinchiuso in un dvd in lingua originale, ricordo di un viaggio in Inghilterra. Coraggioso, leale, onesto, spietato coi tiranni, tenero coi deboli e, (non guasta) dotato delle maschie fattezze di un giovane Mel Gibson: è Braveheart, eroe dal fascino intramontabile. Se ne sente la mancanza in generale, ma più specificamente in politica dove mancano condottieri in grado di accollarsi cause apparentemente perse con onestà, puntando dritto al cuore della gente e facendo piazza pulita di tutte le nefandezze. Le bugie di Giannino, le firme false per la lista di Albertini, le sparate di Berlusconi. La campagna elettorale che si sta per chiudere è la peggiore che io ricordi. La voglia di mollare tutto si fa sempre più forte. L'idea di un Paese senza più speranze è viva più che mai. Cicerone diceva che le grandi cose si fanno col senno, con l'autorità, col pensiero. Non mi sembra di scorgere traccia di nessuna di queste virtù in chi avrebbe la presunzione di governarci. E la voglia di disertare le urne, pur con la consapevolezza di venire meno a un dovere importante, è grande. Non mi pare però che i fatti suggeriscano alternative.
comments powered by Disqus