La notizia più bella di questi giorni è quella del consigliere regionale leghista lombardo, addirittura il capogruppo, che riconsegna i soldi pubblici usati indebitamente per il matrimonio della figlia. L'ha annunciato lui stesso su Facebook. . Erroneamente. Che sbadato Stefano Galli, così si chiama l'uomo. Aveva inserito il conto del ristorante nella lista dei costi istituzionali da addebitare alla Regione, e quindi a tutti noi. Un errore di distrazione, sembra voler spiegare. Galli chiede scusa. Vorremmo sapere se a questo punto il duro e puro Roberto Maroni, che dopo lo scandalo Belsito aveva galvanizzato la base padana con la famnosa adunata degli scoponi (alludendo alla pulzia) ricandiderà questo Galli alla prossima corsa per il Pirellone. Speriamo di no. Le scuse non bastano, la storia dell'errore di distrazione è solo una presa in giro. Per quelli che fanno pagare alla collettività il matrimonio della figlia non c'è spazio nelle istituzioni.