Mister X

Editorialista Quotidiano.net

di Xavier Jacobelli

Perché Conte ha dato l’aut aut alla Juve

Calcio

5 maggio 2013
Tutto si aspettava la Juve, fuorchè la clamorosa sortita di Conte prima di mettere aritmeticamente le mani sul secondo scudetto consecutivo. Eppure, l'allenatore ha fatto bene a mettere la società con le spalle al muro: non si sbaglia mai quando si parla chiaro. E Conte è stato chiarissimo: o la società rafforza la squadra, ma la rafforza per davvero, oppure l'allenatore se ne va. Subito. Psg, Anzhi, Chelsea nonostante Mourinho aspettano e guardano ciò che succede a Torino. Oppure, il signore leccese potrebbe anche un anno sabbatico. Dipenderà da molte cose.

Il tecnico ha giocato d'anticipo e da una posizione che non è mai stata così forte: in due stagioni, Conte ha riportato la Juve all'onor del mondo. Di nuovo prima e fortissima in Italia, fra le otto migliori d'Europa dopo sette anni di patimenti e sofferenze che solo i tifosi conoscono, a cominciare da Calciopoli e dall'anno della B.

Già, i tifosi. Nel 2011 sono stati loro a volere in panchina il Grande Capitano della Juve di Lippi perchè restituisse alla gente bianconera l'orgoglio di appartenenza e, soprattutto, perchè ricominciasse a vincere. Missione compiuta. In serie A dove nessuno ha tenuto il passo dei bianconeri. In Europa, invece, la musica è stata diversa, ma Conte ha ragione: arrivare nei quarti e venire eliminati dal Bayern schiacciasassi è stata una grande impresa.

Per colmare il divario dai tedeschi, non bisogna vendere né Vidal né Marchisio. E urgono rinforzi. Urge un grande cannoniere, chiunque esso sia (Ibrahimovic, Benzema, Higuain, Suarez) perchè Llorente non basta. Urge un grande difensore perchè Barzagli è stato un fenomeno anche quest'anno, sopperendo agli infortuni e alle lunghe assenze di Chiellini, ma Barzagli insieme con Bonucci non può reggere il peso dell'intero reparto per tutta una stagione.

Conte ha parlato chiaro. Ora il pallone è nella metà campo di Elkann, Agnelli e Marotta. Occhio agli autogol.



Xavier Jacobelli
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