Perì l’inganno estremo. ‘A se stesso’ di Giacomo Leopardi
VEDI IL VIDEO "A se stesso" letta da Giorgio Albertazzi
Firenze, 12 aprile 2013
A se stesso
Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, né di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T’acqueta omai. Dispera
L’ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l’infinita vanità del tutto.
Giacomo Leopardi
(Canti)
Leggi il post correlato L'ultimo canto. Saffo secondo Leopardi
ARCHIVIO POST PRECEDENTI
Ricordando Enzo Jannacci (e Franco Fortini). 'Quella cosa in Lombardia' , Federico Garcìa Lorca. Alle cinque della sera (con Foà, Bene e la mitica Berta Singerman , Non solo poeta. Giorgio Caproni saggista , Il fresco dolore. 'Aprile' di Vincenzo Cardarelli , Anniversario Giovanni Pascoli (Bologna, 6 aprile 1912). 'Digitale purpurea' , La voce del poeta. Sylvia Plath legge 'Lady Lazarus' , Dintorni della poesia. Tozzi e Dostoevskij, scrittori del 'sottosuolo' , Compleanno Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821). 'Il veleno' , L'iper-inetto. 'Passaggi' da 'Sul finire' di Giacomo Trinci , Prima dell'inferno, prima del paradiso. 'Se avess'io' di Alda Merini
NOTIZIE DI POESIA 2012 , NOTIZIE DI POESIA gennaio 2013 , febbraio 2013 , marzo 2013