Rimini
L’Italia è ancora bellissima? E’ ancora il paese a cui gli stranieri perdonano tutto o quasi in nome della sua arte, della moda, della cucina? O la nostra immagine è si è degradata con gli anni, gli scandali, le ruberie, le buffonate rimbalzate sulla stampa di tutto il mondo? Il prestigioso parterre messo assieme da Gerardo Filiberto Dasi per il Centro Pio Manzù in occasione delle Giornate internazionali che si concludono oggi a Rimini, sembra essere particolarmente adatto per porre la domanda: studiosi, economisti, uomini di scienza e di arte provenienti da tutto il globo sono intervenuti e hanno dibattuto in questi giorni proprio sul tema “Italia: osservatorio internazionale sul Bel Paese, incubatore della crisi sistemica”.
Ebbene, nonostante tutto il bilancio di queste giornate ci dice che all’estero c’è ancora una grande fiducia negli italiani, nella loro capacità di reagire e nella loro creatività. E ce lo conferma un osservatore eccezionale come Staffan de Mistura, una carriera lunga quaranta anni alle Nazioni Unite, oggi vice-ministro degli Esteri del governo Monti. .
E il fascino e anche la simpatia che esercitiamo sugli stranieri reggono bene all’urto delle ‘brutte notizie’: .
Sono molti gli elementi che confermano che ci sia luce in fondo al tunnel. Ne è convinto anche Christian Caliandro, giovane e brillante critico d’arte che interviene alle giornate del Pio Manzù proprio su “La cultura italiana nell’immaginario internazionale”: .
Lo si vede in letteratura e nel cinema, nell’arte in generale. I nostri grandi tesori artistici restano un punto di riferimento imprescindibile nell’immaginario collettivo all’estero, ma al David e al Colosseo si può cominciare a riaffiancare l’arte contemporanea: .