Un proverbio africano recita: "Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te". Vi racconto di come un abbraccio mi ha salvato la vita.
Mentre dall'altra parte del Mediterraneo i miei connazionali si apprestano, frenetici, a vivere il lungo e meritato week-end che per alcuni sarà di riposo, per altri di sfrenate serate, per altri ancora sarà di ricongiungimento con la famiglia, io mi alzo dal letto, poggio i piedi a terra e penso che sta per iniziare una nuova settimana, una specie di muta antifona di ogni santa mattina. Sì, perché qui è comune, tra noi militari in missione di pace, pensare che ogni benedetto giorno si chiami solo e soltanto lunedì. Il tempo, in senso cronologico, qui non è una variabile costante, anzi affermo con ironia che è in costante variazione, più bizzarro del suo omonimo meteorologico. Quanto a questo, accade che, mentre sei abbracciato dal sole, il quale sembra dire non ti abbandonerò mai, ecco, dieci minuti dopo, già ti ha tradito e sei costretto a correre per cercare riparo da un violento acquazzone.