Il gigante e la bambina

Curiosità

30 dicembre 2012
Muore Rita Levi Montalcini e preoccupa l'improvviso ribasso del quoziente intellettivo mondiale. Moody's domattina declasserà l'umanità. L'ho letta su twitter. Ve la giro. Non penso mi si possa tacciare d'irriverenza. Aveva 103 anni, stupido indignarci con il destino, lo dobbiamo ringraziare, piuttosto, per avercene fatto godere così a lungo.

Rita Levi Montalcini disse: "Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza". Concetto profondamente semplice. Quindi, mai compreso appieno. E' l'Italia, bellezza.

Con le doverose proporzioni e il massimo rispetto, l'attitudine della signora della scienza e della medicina mi ha fatto pensare a un'altra donna che ha combattuto per ottenere ciò che non voleva perdere.

C'era una volta una ragazza che credeva che il mondo, sotto sotto, andasse per il verso giusto. Come piace a me: faceva calcoli a partire dai principi, si giocava la partita senza bluffare. E' sempre stata convinta che, alla fine, avrebbe vinto il migliore, non il più ruffiano, o sgomitone, non la velina o l'ochetta con pochissimi centimetri di pelle coperta. "Alla fine - diceva - vincerà chi ci crede".

L'impresa non era semplice: per salvaguardare il proprio posto bisognava estrarre l'asso dalla manica. Non era più tempo di aspettare l'intercessione di terzi. Meglio accollarsi la responsabilità di fare saltare il banco, o perdere tutte le fiches. Così, ha preso il coraggio a piene mani ed è andata direttamente nella tana del lupo, per chiarire i suoi pensieri e il suo entusiasmo. Onestamente. Non l'aveva mai fatto nessuno.

Complice un colpo di fortuna (d'altronde, cosa dicevano le nonne a parte raccomandarsi di indossare la maglia di lana? Dicevano: aiutati che il ciel t'aiuta), ha avuto la meglio. Al destino ogni tanto bisogna fare il solletico. E lei l'ha fatto morire dalle risate.

Quella ragazza ora fatica a crederci, lo stomaco è ancora un po' ingarbugliati, i nervi tesi. Ma si stanno sciogliendo: la consapevolezza di avercela fatta, la soddisfazione e un bicchiere di bollicine la stanno riportando alla realtà. 

Dopo tutte le tristezze di cui vi ho resi partecipi, ecco la storia positiva che arriva puntuale in chiusura d'anno. Perché anche se ogni giorno escono dati deprimenti sulla crisi, la disoccupazione, il carrello della spesa, capita che qualcuno arrivi dove vuole arrivare.

Suppongo possa succedere a tutti. Ma è necessario provarci. 

 

 

 

 
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