Un’idea per Balotelli

Cronaca

11 giugno 2013
Caro Marietto (permettimi di chiamarti così, affettuosamente) non sono il Grillo Parlante, ma un’idea per curare e guarire le Balotellate in campo, che possono costare anche dei cartellini rossi, ce l’avrei. Perché non ti dai al buddismo? Il mondo del calcio già vanta un illustre precursore in Roby Baggio, al fianco del quale non sfigureresti affatto. Non si tratta di farsi crescere il codino, la tua cresta da mohicano te la puoi tenere fin che ti pare. Si tratta, invece, di sublimare le passioni per raggiungere un livello superiore di coscienza. Vuoi degli esempi? “Chi è indulgente e misericordioso verso tutti gli esseri viventi conduce la vita più beata”, dice il saggio. Oppure: “Anche chi ha raggiunto la grande saggezza deve essere umile, come lo stelo del riso si piega sotto la spiga matura”. “Chi è umile acquisisce la saggezza, chi dà troppa importanza a sé stesso diventa preda dell’egocentrismo e della testardaggine”. Il che significa che quando un rude terzino ti morderà le caviglie, tu lo dovrai perdonare, senza nulla togliere all’impulso agonistico. Così quando un arbitro non punirà un intervento contro di te o, al contrario, ti fischierà un fallo che non hai commesso, lo dovrai ringraziare perché starà mettendo alla prova la tua umiltà e la tua saggezza. I grandi campioni del passato sostengono che le performance sportive e, nel tuo caso i gol, arrivano quando l’atleta è sereno, tranquillo, in pace con sé stesso e con gli altri. E quando non passa tutti i 90 minuti con il muso ingrugnito a prendersela con questo e con quello. Affronta la partita con un sorriso: non è un duello, è solo un gioco nel quale tu eccelli. Provare non costa nulla. Se ci riuscirai, allora, e solo allora, diventerai Supermario. Facci un pensierino…
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