Meno auto, più Facebook: la ‘gioventù bruciata’ non corre più

Cultura

20 aprile 2012
Per Obama potrebbe diventare non un trend ecologico ma un problema nuovo. I giovani americani scelgono bicicletta, metropolitana e bus e rinunciano all’auto. Il numero delle patenti nelle fasce d’età che vanno dai 14 ai 34 anni è sceso del 5% nel 2010. In altre parole è salito al 26% il quoziente dei ragazzi che non è interessato a guidare e usa mezzi di trasporto alternativi o pubblici. Per il presidente che ha salvato e rilanciato il mondo dell’auto di Detroit con un’iniezione di centinaia di miliardi di dollari, forzando i produttori a costruire modelli più attenti ai consumi e alle energie pulite, la nuova tendenza potrebbe avere conseguenze inaspettate. Facebook, iPhone e i social network avrebbero soppiantato in parte gli incontri diretti, rendendo spostamenti e viaggi in qualche modo obsoleti e superati rispetto ai contatti video-live. I giovani, soprattutto nelle grandi città, si spostano meno e chattano moltissimo.

Tra gli specialisti delle case automobilistiche è scattato il campanello d’allarme. La Ford insieme a Yahoo ha in preparazione un reality-tv - esclusivamente per il web - destinato alla promozione della nuova versione elettrica della Focus. La Fiat, con la 500 abarth, è su Youtube da mesi. Altri seguono, convinti che il nuovo target giovanile così è molto più avvicinabile rispetto alla carta stampata o alla tv tradizionale.

Lo studio della Federal Highway Administration segnala anche che rispetto al periodo 2001-2009 la tendenza al calo delle patenti potrebbe essere stata accelerata  non da una maggior consapevolezza sulla tutela ambientale, ma dal rigore di una recessione che spinge i ragazzi a rimanere più a lungo a casa con i genitori e quindi ad approfittare del loro aiuto e dei loro mezzi per gli spostamenti.

C’è però anche una contro indicazione: gli stessi giovani che vanno in bici o prendono la metro rimanendo incollati al loro iPhone o iPad, sono anche molto refrattari al marketing e alla pubblicità in genere, non vogliono diventare bersagli di campagne di massa. Va infine detto che le statistiche variano a seconda delle dimensioni delle città e se in alcune aree come New York cala l’interesse per la patente e per la macchina, ci sono invece giovani che per lavoro fanno molti più chilometri rispetto alle generazioni precedenti e hanno quindi bisogno di auto confortevoli, sicure, non inquinanti e dai bassi consumi.

La caccia ai nuovi consumatori delle quattro ruote insomma rimane aperta e l’integrazione del linguaggio fra tecnologia automobilistica e web è destinata a diventare uno dei prossimi territori di conquista. Se ai tempi di James Dean bastava un cabrio, un motore e una donna, adesso è la rete globale la cornice del nuovo immaginario commerciale.
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