La ricostruzione è appena cominciata

Cronaca

28 ottobre 2013
Parlo con conoscenti e amici che abitano a Modena e mi chiedono tutti  'a che punto sono nella Bassa?'. Da Modena all'Appennino pochissimi sanno cosa sta succedendo nell'altra fetta della provincia, quella dove a maggio del 2012 c'è stato un terremoto i cui segno rimarranno per sempre, nel territorio e nelle persone. Molti modenesi non sono mai andati a vedere i comuni colpiti, a pochi chilometri da casa propria. Fuori dai confini della provincia, le domande spariscono per far posto ad affermazioni: <beh, voi in Emilia siete messi bene, no?>. Per questo un giornalista che viene da Roma mi dice sbalordito <ma io non pensavo che dopo un anno  e mezzo fosse ancora tutto così>. Tutto distrutto, aggiungo io,  i centri dei paesi semi abbandonati e ancora con zone rosse, la gente nei container, case ancora da demolire (figurati quando verranno ricostruite). E invece, signore e signori, è proprio così. Basta fare un giro a Concordia o a Novi per rendersene conto. I palazzi  sorretti da opere provvisionali, ancora oggi messi in sicurezza per evitare che crollino. Residenti che spostano  mobili dalle loro case, strade fantasma chiuse da transenne. La realtà è questa: dopo 18 mesi la ricostruzione dell'Emilia terremotata è appena cominciata.
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