La storia di Gloria e Davide

Cronaca

11 novembre 2013
Che valore ha oggi possedere una casa? Enorme. Lo dimostrano le violente proteste di alcuni giorni fa a Roma. Cosa può provare una persona che è riuscita a comprare la casa, facendo il mutuo, e la vede squarciata come se una motosega l'avesse tagliata in due dall'alto? Tutto devastato nel giro di qualche secondo, annientato e, poi, demolito. Roba da perdere la testa, impazzire, deprimersi. Gloria e Davide non sono nè impazziti, nè hanno perso la testa, nè si sono depressi. Avevano comprato con il mutuo un appartamento a Rovereto, frazione di Novi, nel cuore del territorio modenese colpito dal terremoto. Abitavano lì da due anni. <La palazzina fuori era brutta ma le case dentro erano bellissime, tutte ristrutturate> dice Gloria. Dopo il terremoto, passando lungo la strada provinciale, si poteva vedere l'interno dell'appartamento, aperto in due dalla scossa con una precisione quasi chirurgica. La palazzina è stata abbattuta, Gloria e Davide si sono attrezzati con geometri e progettisti per ricostruirla, ma.... amara sorpresa: la casa non si può ricostruire nello stesso punto perchè è troppo vicina alla strada. Quando è stata costruita il problema non c'era, negli anni le leggi sono cambiate. Ok, hanno detto Gloria e Davide, chiediamo al comune dove possiamo costruire. Niente da fare: il comune di Novi non ha più terreni disponibili e non ha neanche i soldi per espropriare. Bisogna aspettare che la Regione Emilia-Romagna l'anno prossimo stanzi un fondo, preso dal proprio bilancio, perchè questi casi non sono previsti nel fondo per la ricostruzione. <Ci sono pochissimi casi di questo tipo> dice il sindaco di Novi Luisa Turci. E quindi chissà mai se e quando si troveranno i soldi per dare un terreno a Gloria a Davide. Speriamo che non siano dimenticati.
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