SI FARÀ, ormai è deciso che si farà. Il raddoppio della statale 16 Adriatica, che collega Maglie a Otranto, è pronto al via dopo anni di stasi e polemiche. Lo vuole il governo, lo vuole la Regione Puglia, lo vogliono gli enti locali. E lo vuole il Gruppo Palumbo, vincitore dell’appalto, che non vedendo il via dei lavori ha messo in cassa integrazione 300 lavoratori. Dal km 985,000 al km 999,000 dell’Adriatica si costruiranno quattro corsie, due per ogni senso di marcia. Costo (per ora): 55 milioni di euro. L’opera, considerata da più parti inutile, avanzerà infischiandosene degli 8250 ulivi che incontrerà sul suo cammino. Gli alberi devono fare posto all’asfalto. Ma di fronte al rischio di vederli cadere come fuscelli, è partita la campagna «salviamo gli ulivi»:
268 saranno salvati perché monumentali, 1500 saranno espiantati e trasferiti dai Comuni della zona. Per i restanti sta per essere eseguita la sentenza di morte. Una strage. Insorge però il popolo del web al grido di «adottiamo gli ulivi pugliesi». Dal Centro e dal Nord arrivano all’Anas richieste di poterli avere per essere reimpiantati. Una corsa contro il tempo, perché l’espianto va fatto entro marzo. Di certo, non tutti saranno salvati. Di certo, diremo addio a uno degli scorci più belli del Salento e d’Italia.
(pubblicato su Qn-Carlino-Nazione-Giorno il 10 marzo 2012)