Rolando Rivi è martire, a breve la beatificazione

Cronaca

29 marzo 2013
rivi
 



Tra due settimane si festeggeranno gli 82 anni dalla nascita di Rolando Rivi. Il giovane seminarista che all'età di 14 anni veniva torturato e ucciso da un gruppo di partigiani deviati. Era il 1945, a Piane di Monchio, sull'Appennino. Rolando, che proveniva da San Valentino di Castellarano, all'epoca frequentava il seminario, sia quello di Marola (occupato poi dai tedeschi) sia il vecchio istituto di Albinea. Il 10 aprile del '45 fu preso da un gruppo di partigiani, vicino a Palagano: tre giorni il padre Roberto e il curato Alberto Camellini trovarono il corpo, pieno di lividi e crivellato da colpi di pistola. A sparare fu il partigiano Giuseppe Coghi, commissario politico del Battaglione Frittelli (pare abbia goduto dell'amnistia e sia stato rilasciato dopo il processo). Dopo una serie di guarigioni riconosciute miracolose ottenute con la sua intercessione, il 7 gennaio 2006 è stata aperta dall'arcidiocesi di Modena-Nonantola la sua causa di canonizzazione. Nel maggio 2012, la competente commissione vaticana dei teologi  ha approvato la validità del suo martirio in odium fidei. Il 28 marzo 2013 Papa Francesco approva il decreto che identifica Rivi come martire.

Nella chiesa cattolica il martire viene onorato come Beato o Santo e il prossimo passo, per Rolando Rivi,dovrebbe proprio essere la beatificazione.  Ora la Congregazione della Causa dei Santi dovrà esprimersi sulla capacità di Rivi di  intercedere a favore dei fedeli che lo pregano. Clamoroso il presunto miracolo che guarì un bambino inglese James, dalla leucemia: la famiglia londinese si era fatta spedire una ciocca di capelli di Rolando Rivi dall'Italia e l'aveva posta sotto il cuscino del bambino. In poco tempo James guarì misteriosamente.

 

 
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