Come spiegare il matrimonio e la sua valenza alle giovani coppie? Ci prova l'Azione Cattolica reggiana che per oggi, 12 aprile, ha organizzato un incontro dal titolo 'Perché vale ancora la pensa sposarsi (e perché in chiesa)'. Un momento di riflessione che non potrà che aiutare i tanti cattolici che si preparano o che stanno già vivendo nel sacramento del matrimonio. Per questa occasione è stata invitata come relatrice una nota giornalista, mamma, e, come si definisce lei 'sottomessa': Costanza Miriano. Conosciuta per i suoi best sellers 'Sposati e sii sottomessa' e 'Sposala e muori per lei' (quest'ultimo per uomini-martiri). 'Sposati e sii sottomessa' prende spunto da una frase si San Paolo, nella lettera agli Efesini (“Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore” 5,22). Ho acquistato il libro (nelle biblioteche reggiane è andato a ruba), una vera e propria guida per le donne arrivate a pochi passi dall'altare, devo ammettere che è scritto bene, nonostante il tema non proprio eccitante, devo anche ammettere che molte affermazioni dell'autrice mi hanno fatto paura.
La Miriano punta il dito verso il femminismo, l'emancipazione della donna e la parità tra i sessi e con una certa nostalgia ricorda i tempi di sua nonna:
"L''idea della nonna era che a tavola le donne si sedessero dopo aver sfamato gli uomini, persino quando anche loro erano state a lavorare nei campi".
A Reggio Emilia abbiamo un assessorato che si occupa tra le altre cose di conciliazione dei tempi casa-lavoro, proprio per le donne, proprio perché la società è cambiata, nel bene e nel male. Ma l'autrice che ha venduto circa 45mila copie e si appresta a dare lezioni di matrimonio ne è convinta: "Non si può avere tutto: lavorare come un uomo ed essere a casa come una donna". Questa in effetti è una constatazione amara, perché in Italia spesso non realizzabile, spesso proprio per motivi culturali. Prendere i progressi, le lotte e separarle dal matrimonio in maniera antitetica è assai fuorviante anche in ambito cattolico.
"Il femminismo ha preso la strada sbagliata, quella dell'affermazione di sé. Quella della donna, il suo genio, è accogliere. Il femminismo lo ha negato, e ci ha fregate. Perché quando si va fuori dalla propria natura si va fuori di testa e io ne conosco molte di donne così".
Situazione che si riflette nella vita di coppia:
"Troppe donne sono in lotta con i mariti, i compagni, e diventano insopportabili. Solo perché non hanno capito il segreto dell'accoglienza e poi della sottomissione, dell'obbedienza come atto di generosità".
La Miriano, e devo ammettere che ha scritto un libro opinabile ma a tratti divertente, davanti alle sue amiche in crisi o con dubbi relazionali ammette:
"Di solito comunque la mia risposta a qualsiasi problema è una scelta tra le seguenti: ha ragione lui, sposalo; fate un figlio; obbediscigli; fate un altro figlio; trasferisciti nella sua città; perdonalo; cerca di capirlo; e infine fate un figlio".
La soluzione è la sottomissione, che anima il matrimonio. Buon parte del saggio della Miriano è incentrato sulla diversità tra uomini e donne, e su questo non mi sento di darle torto, anzi la sua ironica analisi spesso centra alcuni temi sul carattere maschile e femminile. Ad un certo punto però il concetto di obbedienza viene riletto anche in termini teologici. E su questo si potrebbe parlare a lungo:
"La logica dell'obbedienza è resa necessaria dalla nostra natura ferita, dal peccato originale".
Amen. D'accordo, abbiamo toccato anche la Genesi. Ma nel concreto questa 'sottomissione' in cosa consiste? Ad esempio, quando un'amica chiede alla Miriano come comportarsi con il compagno o futuro marito:
"Devo dargli ragione anche quando ha torto?"
"Io dico di sì. A lui devi sottometterti. Quando devi scegliere fra quello che piace a te e quello che piace a lui, scegli a suo favore. Lascia che sia lui a dire l'ultima parola".
La sottomissione, secondo l'autrice, ha un ruolo fondamentale nella dinamica familiare, la donna infatti "con la sua sottomissione costruisce il padre, perché lo mette sopra di sé, gli dà autorità". E questa dell'obbedienza femminile e il comando maschile sarebbe la chiave per vivere un matrimonio cristiano vero? Leggiamo per esempio i consigli ad un'amica appena sposata:
“E' Luigi la via che Dio ha scelto per amarti, ed è lui la tua via per il cielo. Quando ti dice qualcosa lo devi ascoltare come se fosse Dio a parlarti. E se qualcosa che lui fa non ti va bene è sempre con Dio che devi vedertela: mettiti in ginocchio, è il più delle volte risolvi tutto”.
Ma a questo ci si può arrivare solo se si comprende il ruolo naturale delle donne, quello puro (noi liceali degli anni '80 siamo cresciute con l'idea che avremmo avuto tutto. Eravamo convinte di essere uguali agli uomini. Diventare medici, avvocati, docenti universitari è stato scontato. Non sospettavamo che avremmo pagato un prezzo, perché nessuna di noi può essere tutto, realizzarsi su tutti i fronti). E soprattutto se si è educati in una certa maniera fin da bambini, nella maniera 'tradizionale' quella giusta:
"L'oggetto ideale per una bambina è una bambola da accarezzare, accudire, allattare". Per i ragazzi non c'è nulla di meglio di "una giornata di caccia" con i "fucili veri del nonno".
Bang, non male. In sintesi l'idea di base, ancora più nitida, è la seguente:
"La donna quando capisce che non può esistere in pienezza da sola, rinuncia alla tentazione dell'autonomia, gli offre se stessa e riceve tutto quello che lui ha da dare, perché un uomo invece non resiste alla donna che ascolta la sua voce. Che lo segue,che gli obbedisce, che gli è sottomessa".
In soldoni:
"Ho assistito a estenuanti discussioni di coppia sul menù settimanale e ho rimpianto in modo lancinante ii tempi in cui i mariti si materializzavano solo a ore pasti chiedendo: che si mangia?".
Un incontro interessante quello che si terrà in via Prevostura, oggi alle 18.
Un anno fa la presidente del Consiglio comunale, Emanuela Caselli, cattolica dichiarata, aveva critico la scelta di inserire all'interno di Fiera Reggio un'esibizione artistica di burlesque. "Non voglio fare un discorso da bigotta, ma mi sembra che si debba tentare una svolta dopo tutti i discorsi che abbiamo fatto sulla dignità della donna. Abbiamo a cuore un modello di rispetto a tutto campo della figura della donna...". Ma a volte i modelli proposti sono ben più teatrali di uno scena di burlesque.
Ah il titolo per esteso del libro della Miriano è "Sposati e sii sottomessa. Pratica estrema per donne senza paura".
Anche se a me di paura un po' me ne incutono, come tutti gli estremismi.