In Svizzera gli extracomunitari sono i lombardi

Cronaca

27 marzo 2013

Se il razzismo non fosse argomento troppo serio verrebbe da dire che ben ci sta. Dopo decenni in cui le elezioni nostrane si sono decise soffiando sul fuoco della xenofobia ora tocca a noi, lombardi bianchi e piuttosto ricchi, subire i pregiudizi di chi sta più a nord di noi. E ha più soldi in banca e molta più puzza sotto il naso.


Così siamo noi, ora, comaschi, varesini, valtellinesi, milanesi, a essere scambiati nella vicina Svizzera non solo per sordidi rubalavoro ma anche per potenziali ladri, truffatori, stupratori. Carne da macello elettorale, insomma, su cui sparare per ottenere facili consensi. Anche se ci si deve spingere a paragonare a dei ratti degli onesti e qualificati lavoratori, come ben sapeva il recentemente scomparso presidente a vita della Lega dei ticinesi, Giuliano Bignasca, che nella sua azienda edile se ne è più volte servito salvo poi sparare a zero su di loro appena poteva. O anche se per il rinnovo del municipio di Lugano, come accade in questi giorni, ci si debba rubare voti dandogli all'italiano con da un lato l'Udc, la destra xenofoba svizzera, a riempire la città di manifesti che rappresentano cittadini elvetici ridotti in mutande dai nostri frontalieri, e dall'altro la Lega dei ticinesi che propone di “premiare chi ha ancora coscienza sociale e cerca di dare lavoro ai residenti in difficoltà” con un marchio di qualità per quelle aziende che assumono cittadini rossocrociati invece di italiani. Fosse solo questo: ieri il mattionline, l'organo della Lega svizzera, ricordava con un titolone che "Aumentano gli stranieri.... e i crimini" e ancora che due ticinesi appena rinviati a giudizio per lo stupro di una ragazza luganese "in realtà sono un kosovaro e un italiano". Ovvio, no? No, perché con la vita delle persone non si scherza mai. E i primi a doverlo imparare restiamo noi (e poi i luganesi).


http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/2013/03/25/864287-Lugano_campagna_anti-frontalieri_svizzeri_mutande.shtml


http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/2013/03/27/864883-svizzeri-mutande-campagna-pubblicitaria-como-sindacati.shtml


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